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Allevamento di carpe nella Cina neolitica risalente ad 8000 anni fa

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Un team di ricercatori ha scoperto le prove di un sistema di acquacoltura per l’allevamento delle carpe in Cina risalente al 6200-5700 a.C.

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In uno studio pubblicato il 16 settembre scorso, un team internazionale di ricercatori ha analizzato i fossili di pesci rinvenuti in un sito archeologico del Neolitico antico presso Jiahu nella provincia dello Henan, in Cina.

Confrontando alcune caratteristiche deducibili dai fossili rinvenuti con le caratteristiche delle specie di pesci allevati attualmente, i ricercatori sono riusciti ad ottenere le prove di un allevamento di carpe a Jiahu risalente al 6200-5700 a.C.

Le origini dell’acquacoltura

Nonostante la crescente importanza del pesce d’allevamento per le economie e le diete nel mondo, le origini dell’acquacoltura rimangono sconosciute.

Lo Shijing, la più antica collezione sopravvissuta di poesie cinesi antiche, menziona una carpa allevata in uno stagno intorno al 1140 a.C., e documenti storici descrivono che la carpa fu allevata in stagni artificiali e risaie nell’Asia orientale dal primo millennio a.C.

Ma considerando che le risaie in Cina risalgono al quinto millennio a.C., un team internazionale di ricercatori ha iniziato a lavorare cercando prove sull’ipotesi che l’acquacoltura delle carpe in Cina fosse praticata prima di quanto si pensasse.

Allevamento di carpe nella Cina neolitica risalente ad 8000 anni fa

L’allevamento di carpe risale al Neolitico antico

Jiahu, situato nello Henan, in Cina, è noto per l’addomesticamento precoce di riso e maiali, nonché per lo sviluppo precoce di bevande fermentate, flauti ossei e probabilmente anche della scrittura. Questa storia di sviluppo iniziale, combinata con reperti archeologici che suggeriscono la presenza di grandi distese d’acqua, ha reso Jiahu il luogo ideale per cercare le prove che avvalessero l’ipotesi dei ricercatori.

I ricercatori hanno misurato 588 ossa faringee estratte da fossili di pesci rinvenuti a Jiahu corrispondenti a tre periodi neolitici separati e hanno confrontato i dati rinvenuti dai fossili con i risultati provenienti da un attuale allevamento di carpe.

I risultati ottenuti indicano un sistema gestito di acquacoltura delle carpe che fino ad ora non era stato identificato nella Cina neolitica.

In tale tipo di pesca“, osserva lo studio, “un gran numero di ciprinidi sono stati catturati durante la stagione riproduttiva e trasformati in alimenti conservati. Allo stesso tempo, alcune carpe sono state mantenute in vita e rilasciate in acque confinate, regolate dall’uomo, dove si sono riprodotte naturalmente e la loro prole cresceva nutrendosi delle risorse disponibili. In autunno, l’acqua veniva drenata dagli stagni e il pesce veniva raccolto, con distribuzioni della lunghezza corporea che mostravano due picchi a causa della presenza di individui sia immaturi che maturi“.

La dimensione del pesce non è l’unica prova che i ricercatori hanno trovato a sostegno della gestione delle carpe a Jiahu.

Nei laghi e nei fiumi dell’Asia orientale, la carpa cruciana (Carassio comune) è in genere più abbondante della carpa comune (Cyprinus carpio), ma le carpe comuni costituivano circa il 75% dei resti di ciprinidi trovati a Jiahu. Questa elevata percentuale di pesci meno diffusi indica una preferenza culturale per le carpe comuni e la presenza di un’acquacoltura abbastanza sofisticata da poter esaudire questa preferenza.

Allevamento di carpe nella Cina neolitica risalente ad 8000 anni fa

Sviluppo dell’acquacoltura nell’Asia orientale

Sulla base dell’analisi dei resti fossili delle carpe di Jiahu e dei dati di studi precedenti, i ricercatori ipotizzano tre fasi dello sviluppo dell’acquacoltura nell’Asia orientale preistorica. Nella fase 1, gli esseri umani hanno pescato in aree paludose in cui le carpe si riuniscono durante la stagione riproduttiva. Nella fase 2, questi ecotoni paludosi erano gestiti scavando canali e controllando i livelli e la circolazione dell’acqua in modo che le carpe potessero riprodursi e i giovani successivamente potessero essere raccolti. La fase 3 prevedeva una gestione umana costante, compreso l’uso di letti di riproduzione per controllare la riproduzione e stagni o risaie per gestire i giovani esemplari.

Sebbene le risaie non siano ancora state identificate a Jiahu, l’evoluzione dell’acquacoltura delle carpe sembra essere collegata con l’agricoltura del riso umido e la coevoluzione dei due è un argomento importante per le future ricerche.

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