Dopo un lunghissimo percorso iniziato a gennaio 2013 siamo finalmente pronti per parlarvi approfonditamente della plafoniera a Led Sicce GNC AM 466.
La maggiore particolarità di questa lampada è quella di montare un altissimo numero di led a bassa potenza, in controtendenza rispetto al maggior numero delle plafoniere vendute sul mercato che montano pochi led ma ad alta potenza. In questo modo si hanno meno problemi di surriscaldamento del die del led, ed una maggior longevità della plafoniera stessa, ed una luce molto diffusa, molto simile a quella creata dai neon T5, anche se l’effetto del riverbero, delle cosiddette glitter lines, viene perso totalmente.
Non c’è nessun pericolo però di vedere gli spot dei led riflessi nell’acqua e non ci sono lenti per direzionare il flusso dei led, come è giusto che sia in una plafoniera con un numero così elevato di led.
Caratteristiche tecniche
I led sono in totale 420, di cui 392 bianchi e 28 blu, il consumo riportato dalla Sicce parla di 120 watt a plafoniera.
Il peso è di 5,8 kg per dimensioni pari a 466x366x50(h) mm.
Il prezzo di acquisto è pari a 1.592 euro per singola plafoniera, un sistema simile a quello che abbiamo avuto in prova noi costerebbe quindi 3.194 euro, un prezzo estremamente elevato di cui discuteremo in fondo all’articolo dopo aver esaminato in dettaglio la plafoniera.
La linea è estremamente filante e la costruzione della plafoniera è eccellente.
Vista di lato è incredibile quanto sia snella e ben costruita.
Costruzione
La plafoniera Sicce GNC AM466 è costruita in maniera estremamente semplice, e per via dei materiali utilizzati facilmente intuibile. I core dei led sono infatti montati su una enorme aletta di raffreddamento in alluminio, il tutto annegato su una lastra di plexiglass trasparente, che anche dopo dieci mesi di utilizzo si è mantenuto estremamente trasparente. La lastra di plexiglass serve per proteggere i led e per far funzionare i canali di raffreddamento passivi, dato che la plafoniera non monta nessun tipo di ventole o di dispositivi di raffreddamento attivo. La plafoniera inoltre è stagna, con l’unico punto critico rappresentato dal connettore elettrico della plafoniera.
La costruzione, come si può apprezzare dalle immagini è assolutamente impeccabile e di altissimo livello.
Installazione
L’installazione della plafoniera è estremamente semplice. Non ci sono parti in movimento ed il kit di collegamento al soffitto è composto di quattro cavetti in acciaio per ogni plafoniera. Comoda anche la dima messa a disposizione per poter facilmente ricavare i buchi nel soffitto alla giusta distanza.
Avendo quattro cavi per ogni singola plafoniera, la gestione del giusto parallelismo rispetto al nostro acquario è estremamente semplice e si riescono a mettere le due plafoniere in bolla in pochissimo tempo ed in maniera pressoché perfetta.
Il tutto è semplificato dal cavo posteriore rimovibile, che quindi non intralcia i lavori di posizionamento. Poi una volta installata è sufficiente inserire il connettore posteriormente ed avvitarlo.
Faccio anche notare che il cavo di alimentazione è di un colore grigio chiaro, sicuramente molto più discreto di quelli neri normalmente forniti a corredo. Una ottima intuizione da parte di Sicce – GNC.
Nel mio acquario ho installato la plafoniera a circa 30 cm dal livello dell’acqua, e l’ho progressivamente abbassata di 5 cm alla settimana fino ad arrivare a circa 20 cm. Non ho mai modificato il fotoperiodo. Nessun animale ha mostrato un qualsiasi sintomo di problemi o bruciature. Si sono tutti adattati senza ulteriori scurimenti e perdite. Da questo punto di vista il risultato è stato eccellente.
Funzionamento
Un’altra caratteristica che distingue la Sicce 466 dalla maggior parte delle sue concorrenti è la mancanza di un controller sofisticato dedicato. A differenza della maggior parte delle plafoniere in commercio infatti non è possibile variare l’intensità dei led, ottenere una luce notturna oppure crearsi una dimmerazione specifica per le proprie preferenze. Non che la Sicce non sia dimmerabile, ma lo è in una maniera molto particolare. All’accensione della plafoniera infatti i led eseguono una dimmerazione che possiamo dividere in due fasi.
Nella prima mezz’ora si accendono i soli led blu, che con continuità passano dal minimo fino al 100% di intensità, seguiti nella mezz’ora seguente anche dai led bianchi, per arrivare ad un’ora dall’accensione all’intensità prestabilità del 100%. Allo spegnimento il processo si inverte facendo prima spegnere i led bianchi e successivamente i blu.
Il tutto in maniera estreamente semplice.
Interpellato il progettista della plafoniera in merito a questa scelta di non poter modificare i parametri di potenza ed accensione, ci ha risposto che, dato che la Sicce è conscia delle potenzialità della lampada, in questo modo sia impossibile, non potendone modificare i parametri della luce, non ottenere risultati validi, credibili e ripetibili.
Fungia illuminata dai soli led blu
A questo proposito vi invito a guardare il video seguente dove potrete apprezzare l’accensione e lo spegnimento della plafoniera in un ciclo di 3 minuti di accensione e 3 minuti di spegnimento, su una favolosa Acanthastrea lordhowensis. Non potete perdervi quindi l’alba ed il tramonto di questa plafoniera su una visione macro in alta definizione. Vi consiglio vivamente di vederla in alta definizione, merita!
Le ultime news in merito, ma che purtroppo non contemplano un utilizzo sulla nostra plafoniera in prova, parlano di un nuovo dimmer che permetterebbe di poter scegliere l’intensità dei led bianchi, in modo da poter gestire un po’ meglio tutta la potenza delle Sicce. In pratica i led blu rimangono uguali e vanno dal minimo al 100%, agendo sul potenziometro del nuovo dimmer invece si può abbassare la potenza del led bianchi rispetto ai led blu ottenendo quindi una miscelazione diversa e potendo quindi arrivare ad avere una luce molto più blu di quella a cui noi siamo stati abituati a vedere sul nostro acquario. Ma avremo modo di parlarne in un prossimo futuro articolo.
Copertura dell’acquario
Le due plafoniere sono state installate sul mio acquario marino dalle dimensioni di 130x60x50(h) cm. Sono state installate centrate rispetto all’acquario, nel senso che ogni plafoniera doveva illuminare una superficie di 65×60 cm. La copertura è stata totale. Non ci sono state zone in ombra e come potete vedere nelle fotografie accluse alla recensione non ci sono coralli che hanno mostrato una doppia colorazione dovuta ad uno scadimento della luce. Quindi a parere mio possono essere utilizzate abbastanza tranquillamente su acquari con una superficie di 80×80 cm tenendole ovviamente un po’ più alte. Certo che per superfici di 70×70 tenute a 15 o 20 cm di altezza sono assolutamente perfette.
Impressioni d’uso
Ma la plafoniera come va? Com’è la sua luce e come stanno i coralli sotto di essa? A seguire vi mostreremo un fantastico video girato dopo 10 mesi di uso di questa plafoniera sopra la mia vasca.
Faccio una piccola premessa. La mia vasca è soprannominata “Welcome to the Jungle“, perché la lascio crescere come preferisce la natura. Non intervengo se non in rari casi, e quello che vedete è la conseguenza di oltre 10 mesi di crescita selvaggia. Potrebbe non piacervi, ma questa è la mia creatura…
Quando ho inserito la plafoniera avevo dei problemi, avevo cianobatteri in diverse parti dell’acquario, ed avevo dei problemi con i nutrienti che erano estremamente bassi, troppo. Trovata la quadratura del cerchio con i valori, la vasca è cambiata, ed è cresciuta. Quello che si nota con questa plafoniera è la crescita INCREDIBILE dei coralli. Inoltre in dieci mesi di utilizzo non ho perso neppure un corallo per un qualsiasi motivo. Forse non è un dettaglio indicativo della qualità della plafoniera, ma sicuramente è un dettaglio importante.
Come sempre… gustatevi il video in alta definizione… vedrete crescere il sole nel mio acquario, come per il video precedente dell’Acanthastrea, anche qua vedrete dapprima i led blu che passano dal buio totale al 100% e poi i led bianchi che si sommeranno ai blu passando dallo spegnimento al 100%.
Alcuni esempi di coralli illuminati dalla Sicce GNC AM466
Prestazioni & Misurazioni
Difficile misurare le prestazioni di una plafoniera, non abbiamo probabilmente i giusti strumenti per farlo, inoltre non è neppure semplice sapere cosa misurare. Per approfondire l’argomento da un punto di vista teorico vi invito a leggere questo articolo: La Luce in natura, comparazioni con la luce in acquario.
Il primo strumento di misurazione che ho utilizzato è stata la sonda acclusa nel sistema Seneye Reef che abbiamo recensito tempo fa. Ho fatto due misurazioni, la prima misurazione è stata effettuata il primo giorno di installazione della plafoniera, a 30 cm di distanza dall’acqua, con la sonda sotto il pelo libero del’acqua ed a centro plafoniera.
I valori misurati riportano 516 di Par e 19.059 di Lux.
Dopo i 10 mesi di test ho rimisurato i valori, ma questa volta avevo già portato da tempo la plafoniera a circa 20 cm dall’acqua dell’acquario.
I Par si sono incrementati a 696 mentre i Lux a 25.697. In entrambi i casi un aumento del 35%. Lo spettro mostrato dalla linea spessa che cambia colore non è quello rilevato sulla plafoniera, ma una curva PAR di riferimento, che ci fa capire come per le piante i colori più importanti per la fotosintesi siano quelli sui 440 nanometri e sui 660 nanometri. La linea tratteggiata, sempre colorata, è come il nostro occhio sia sensibile alla luce, e ci mostra come siamo molto più sensibili al verde. Infine la linea bianco-grigia ci mostra una bozza dello spettro delle Sicce GNC AM466 rilevato su tre punti di tutto lo spettro, quindi è largamente incompleto e può essere utilizzato come idea di larghissima massima.
Quello che deve rimanerci è soprattutto il fatto che dopo 10 mesi ed avvicinando la plafoniera all’acqua i valori sono aumentati e non diminuiti, e questo ci conforta sicuramente per il futuro.
A seguire ho anche utilizzato la sonda di luminosità presente nell‘Elos Biotopus II ed ho trovato i seguenti valori:
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Misurazione a filo esterno plafoniera, 20 cm di distanza circa Lux: 18.000 |
Misurazione a centro plafoniera, 20 cm di distanza circa Lux: 45.000 |
Questi valori da soli sono difficilmente interpretabili, anche perché la sonda non risulta calibrata, però possono essere interessanti se assunti in concomitanza di un confronto. Si può comunque subito notare come i Lux siano passati dai 25.690 del sistema Seneye ai 45.000 del Biotopus II. Quindi ritengo le misure valutabili solo per i confronti diretti, in mancanza di uno strumento calibrato di misura che spero di avere presto. Ma questa è un’altra storia. Molto probabilmente la discriminante è l’apertura del cono di rilevazione, molto stretto nella sonda del Biotopus e molto più largo in quella del Seneye, quindi un raggio concentrato come quello delle HQi assume molta più importanza con la sonda Elos.
Avevo comunque misurato la resa delle mie vecchie HQi da 250 watt, utilizzando delle Elos Spectra nuove. I valori misurati allora erano pari a 60.000 e 71.000 rispettivamente. Una perdita teorica di illuminazione pari al 37% al centro e al 70% al bordo della plafoniera.
A giudicare da questi dati il confronto non si dovrebbe porre ed invece… L’acquario come era al momento dell’inserimento della Sicce GNC AM466:
L’acquario marino come invece si presenta oggi
La differenza sono 10 mesi, tra cui una estate in mezzo, che è sicuramente il momento più critico per ogni acquario marino.
I risultati sono sotto i vostri occhi. L’angolatura purtroppo è differente, ma la crescita dei coralli è stata incredibile, così come il loro cambiamento nella colorazione. Le acropore sono arrivate al bordo dell’acqua quando nella prima foto mancavano oltre 15 cm.
Costi di Mantenimento
Uno dei dubbi da sciogliere in merito alla convenienza delle plafoniere a Led rispetto alle plafoniere tradizionali, HQi o Led, riguardano i costi di acquisto e mantenimento comparati.
Abbiamo già visto come un sistema come quello in prova, ovvero una coppia di Sicce GNC Am 466 costi 3.184 euro di listino.
La potenza assorbita dichiarata è pari a 120 watt per singola plafoniera, quindi un rapporto di costo/watt pari a 13,3 euro per ogni watt. Per farci una idea comparativa con un sistema che conosco molto bene, la Elos E-Power da 250 watt, ora non più in produzione, aveva un costo di listino pari a 600 euro, ovvero un ben più economico 2,4 euro per watt, ma che per equivalenza di trattazione dovremmo considerare nella sua versione completa, ovvero 1.800 euro con 565 watt, ovvero con due plafoniere E-Power da 250 watt ed una E-Lite a led blu, in questo modo arriviamo ad un ancor più realistico 3,2 euro per watt. In questo contesto quindi il passaggio da HQi a Led ci porta ad un incremento di costo di oltre il 400%. Purtroppo non possiamo non considerare a latere che buona parte dei watt delle lampade HQi vengono persi e dissipati in calore, avendo meno efficienza dei sistemi a led.
Dobbiamo inoltre considerare anche il fatto che durante il suo funzionamento la plafoniera a Led mantiene costanti i valori rilevati e non ha necessità di dover cambiare alcunché. Si parla di plafoniere che dovrebbero durare anche fino a 10 anni di funzionamento, mentre una qualsiasi plafoniera HQi o T5 necessita di un continuo cambio di lampade.
Se prendessimo a esempio le lampade Giesemann Megachrome Coral da 250 watt, dal costo di 85,40 euro cadauna, e pensassimo ad una sostituzione ogni 9 mesi avremmo infatti un maggior costo pari a 228 euro all’anno (85,40*2/9*12).
Vediamo i costi comparati fra l’utilizzo della plafoniera a Led Sicce GNC AM466 e la plafoniera Elos E-Power da 250 watt analizzando il consumo della mia bolletta elettrica nel corso dei due periodi gennaio-agosto 2012 e gennaio-agosto 2013, che sono omologhi da confrontare.
Ovviamente questa tabella non può essere esaustiva in quanto dobbiamo anche considerare i consumi della casa e quant’altro, però possono essere molto indicativi. La differenza infatti fra le due soluzioni ammonta al 20%. Un numero, secondo me, estremamente significativo.
Il sistema HQi aveva una potenza assorbita, di targa, di 565 watt, contro i 240 watt di targa del sistema a Led. Una differenza quindi sulla carta di circa 565-240=325 watt per ogni ora di funzionamento. Dati questi numeri e spalmati nei 243 giorni di prova, la differenza, puramente ipotetica, fra i due consumi sarebbe dovuta essere di 325*10*243/1000 ovvero pari a 790 kwh.
La differenza che abbiamo misurato estrapolandola dai consumi delle nostre bollette è stata di 786 kwh.
La somiglianza dei due numeri non può che avvalorare la bontà delle nostre ipotesi. Il risparmio misurato è estremamente vicino a quello calcolato. E’ curioso poi notare una cosa. Comparando i consumi nei mesi in cui il riscaldatore probabilmente non si è mai acceso, come maggio, la differenza era di 3 kwh al giorno, mentre a gennaio, il mese più freddo e quello teoricamente peggiore per i led, il risparmio è stato di quasi 5 kwh. Ovvio che però bisogna anche considerare che il mio acquario in inverno viene mantenuto a 22,7° minimi.
Montipora Digitata Viola sotto la plafoniera Sicce GNC AM466
Oltre a questo però vediamo anche come sono andate le nostre misurazioni eseguite con la pinza amperometrica, dato che, come ben sappiamo, tutte le plafoniere per essere vendute in Italia dovrebbero avere il cos(fi)=1, la misurazione effettuata dovrebbe essere estremamente reale.
Abbiamo utilizzato un voltaggio di 224V per fare i calcoli perché era quella la tensione di rete che veniva misurata in quel momento dallo strumento, invece dei canonici 220V.
Detto questo possiamo fare alcune considerazioni interessanti.
La prima considerazione che salta agli occhi è che le nostre due plafoniere, oggetto del test, hanno mostrato una piccola dispersione di circa 10 watt a plafoniera. Abbiamo eseguito la misurazione su entrambe ed il valore era praticamente identico. Se non adeguatamente timerizzate quindi, una coppia di plafoniere simili avrebbe portato ad una dispersione di circa 230 watt giornalieri, che nei dieci mesi della nostra prova hanno significato 56kwh, ovvero circa 14 euro, o 1,4 euro al mese. Praticamente nulla, però ci preme segnalarlo. Non possiamo sapere se tutte le plafoniere soffrano di questo piccolo difetto, però in mancanza di dati più precisi vi consiglio di mettere sotto timer anche le unità di potenza.
La seconda considerazione è che il consumo è davvero basso rispetto alla luce emessa dalla Sicce GNC AM466, i 130 watt misurati della nostra prova sono estremamente vicini a quelli di targa, ottenuti probabilmente con una tensione inferiore alla nostra.
In teoria ai valori misurati avremmo dovuto sommare anche quelli relativi ai due dimmer, ma che abbiamo omesso per l’impossibilità di poterne misurare il cos(fi) e ritenendoli comunque ininfluenti nel discorso finale.
In confronto alle lampade HQi il risparmio è davvero alto.
La domanda che ci eravamo posti era se fosse conveniente il passaggio dalle lampade HQi a quelle a Led, prendendo in considerazione le due lampade che avevamo a nostra disposizione, il sistema Elos E-Power con Manta e una coppia di Sicce GNC AM466.
In cinque anni di utilizzo la plafoniera Sicce GNC AM466 avrebbe i seguenti costi (ammesso e non concesso che l’energia elettrica non aumenti nei prossimi anni):
- Costo di acquisto: 3.200 euro
- Costo di mantenimento annuo per 10 ore di illuminazione: 876 kwh*0.26 = 228 euro
- In cinque anni: 4.340 euro (in 10 anni 5.480 euro)
Mentre una plafoniera HQi come la Elos avrebbe i seguenti costi:
- Costo di acquisto: 1.800 euro
- Costo di mantenimento annuo per 10 ore di illuminazione: 2062 kwh*0.26 = 536 euro
- Costo medio di sostituzione lampade annuale, calcolato su una durata di 9 mesi: 228 euro
- In cinque anni: 5.620 euro (in 10 anni 9.440 euro)
Per amore di paragone, si potrebbe considerare anche una eventuale plafoniera T5, come la ATI Powermodule con 8 tubi da 54 watt:
- Costo di acquisto: 800 euro
- Costo di mantenimento annuo per 10 ore di illuminazione: 1577 kwh*0.26 = 410 euro
- Costo medio di sostituzione lampade annuale, calcolato su una durata di 7 mesi: 17*8/7*12 = 233 euro
- In cinque anni: 4.015 euro (in 10 anni 7.230 euro)
Montipora foliosa verde sotto i led blu della Sicce GNC AM466
Ovviamente il discorso da fare sarebbe molto più complesso. Da una parte potremmo già avere in casa una plafoniera, e quindi dovremmo considerare il costo di acquisto della plafoniera a led da una parte e non considerare il costo di acquisto della plafoniera già in nostro possesso.
Inoltre la tabella di cui sopra non tiene conto dei costi di riscaldamento e raffreddamento
Facciamo un inciso. A casa mia in inverno l’abitazione oscilla fra i 19 ed i 20 gradi, e la temperatura in acquario è mantenuta a 22,7 gradi di minimo. In queste condizioni l’accensione del riscaldatore è comunque davvero minima anche con i led, come si vede dal prospetto dei consumi misurati, mentre sale, paradossalmente il consumo estivo, perché le ventole utilizzate al posto del refrigeratore hanno lavorato bene ma in qualche giornata si sono trovate in difficoltà e mi sono trovato costretto ad utilizzare maggiormente il climatizzatore di casa, che ha un consumo ovviamente ben superiore al refrigeratore.
Ciononostante il risparmio energetico è stato notevole.
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Mobile acquario con plafoniera led e senza refrigeratore | Mobile acquario con plafoniera HQi e refrigeratore |
In ogni caso, nel mio caso particolare, ho potuto fare a meno del refrigeratore che potrebbe essere comunque un acquisto oneroso da dover fare. Oppure, vedendola in modo diverso, se con le HQi è necessario un refrigeratore molto potente, con una plafoniera a led come la Sicce GNC AM466 si potrebbe pensare all’acquisto di un refrigeratore molto più piccolo da utilizzare in combinazione con delle ventole per raffreddare l’acquario, oppure si potrebbe pensare a non doverlo proprio acquistare, non usandolo come ho fatto io.
Vale quindi la pena, oggi, abbandonare le lampade utilizzate per il nostro acquario marino, per utilizzare la tecnologia a led? La nostra risposta la trovate nell’ultimo paragrafo… le conclusioni
Conclusioni
Siamo arrivati in fondo. A gennaio ci eravamo fatti tre domande:
1) La tecnologia a Led è sufficientemente matura da soppiantare le HQi (ed i T5)?
Si, lo è, senza dubbio. Con una plafoniera come la Sicce GNC AM466 ho sostituito le precedenti HQi migliorando nettamente la crescita dei coralli e ottenendo un sostanziale pareggio nella colorazione. E questo è davvero un gran complimento.
2) I costi di acquisto e gestione di una plafoniera a led sono comparabili, inferiori o superiori rispetto ad una plafoniera di analogo “risultato” in acquario ma con tecnologia differente?
Considerando i costi, alti, di questa plafoniera, otteniamo il pareggio con la plafoniera HQi di cui abbiamo discusso dopo circa 3 anni e mezzo, mentre ci vogliono 6 anni per il pareggio verso una plafoniera T5. Se non considerassimo invece i costi di acquisto della eventuale plafoniera che abbiamo già in casa il pareggio si raggiunge attorno ai 6 anni per una plafoniera HQi da 2×250 watt con led blu e 7 anni e mezzo per una plafoniera T5 da 8×54 watt.
Quindi si. Ne vale comunque la pena. Perché non si sarà costretti all’acquisto di un refrigeratore, se non abitando in zone che abbiano un’alta temperatura media, come il sud italia. Non si avrà un decadimento veloce dei bulbi che ovviamente condizionavano l’acquario ed i suoi ospiti, e non si dovrà quindi pensare di sostituire qualcosa ogni qualche mese. Questa ultima considerazione già da sola potrebbe valere l’acquisto.
Inoltre nei 10 mesi che ho utilizzato la Sicce GNC AM466 non ho rilevato nessun problema, nessun led ha avuto problemi.
3) I valori misurati di consumo e luminosità saranno costanti nel tempo?
Nei 10 mesi che abbiamo avuto la Sicce sul nostro acquario marino non abbiamo rilevato problemi di sorta. Il consumo nominale non è salito, nè abbiamo avuti cali, misurabili, della quantità di luce. Anzi abbassandola abbiamo misurato un incremento del 35%. Quindi sicuramente ci sarà un calo nel tempo, perché è fisiologico, ma noi non lo abbiamo assolutamente avvertito. Con la plafoniera a led si paga una volta, ma poi non si paga più nulla, ed all’aumentare di costi dell’energia elettrica il risparmio sarà sempre maggiore.
Ma ricordo che il gioco vale la candela perché i risultati sui coralli sono comparabili, se non migliori, a quelli ottenuti con una plafoniera HQi da 2×250 watt, altrimenti ogni altro discorso non avrebbe senso.
Siamo quindi giunti al termine, e credo che quanto esposto nel testo sia sufficiente per farvi capire che questa plafoniera ci sia piaciuta davvero molto. Si è dimostrata potente, senza alcun problema, se si eccettua quella lieve dispersione notturna che abbiamo evidenziato, semplicissima da utilizzare, forse anche troppo, ed i coralli hanno risposto alla grande.
Purtroppo il costo di acquisto è notevole, e sicuramente questo sbarramento terrà lontani molti acquariofili, ma, secondo noi, è ampiamente giustificato per la tecnologia ed i risultati ottenuti.
Acropora nobilis a punte azzurre
A parte il costo, che comunque non è mai secondario in acquisti di questo genere, i problemi di questa plafoniera sono soltanto due.
- La mancanza del riflesso in acqua propria delle HQi o di altre plafoniere a led con un numero minore di led ma di maggior potenza.
- La mancanza della possibilità di scegliere le varie tonalità dei led. Con la Sicce GNC AM466 siamo bloccati alle scelte del produttore. Oggi non si può dare maggior rilevanza ai blu così come non è possibile aumentare il rosso od il verde. Un domani sarà possibile intervenire in qualche modo, come abbiamo visto, ma oggi non è possibile farlo.
La plafoniera è questa e deve piacere così come è, nella sua estrema semplicità. Ma se la tonalita di colore vi dovesse piacere, se la mancanza delle glitter lines non dovesse essere per voi un problema insormontabile, e non avete problemi ad accettare di non poter intervenire sulle varie tonalità… non potreste sbagliare… avrete una plafoniera semplicissima, potentissima, ottima per i coralli.
Aggiungo anche, e non credo sia stato un caso, che durante i dieci mesi che ho avuto in prova la Sicce GNC AM466 ho avuto per tre giorni consecutivi il rilascio di planule da parte dei coralli, indice del benessere generale dovuto ovviamente soprattutto alla luce, vero motore del nostro acquario marino.
Secondo me questa potrebbe essere considerata una plafoniera definitiva.
Si ringrazia la Sicce, soprattutto nelle persone di Federico Carraro ed Emanuele Candini, per aver messo a nostra disposizione la plafoniera Sicce GNC AM466 per ben 10 mesi al fine di poter fare questa prova approfondita.