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Anemoni in acquario: quasi tutto quello che c’è da sapere su di loro

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Entacmaea ed Ampiphrion bicinctus fotografati nel Mar Rosso
Entacmaea ed Ampiphrion bicinctus fotografati nel Mar Rosso (Marsa Alam) a circa 15 metri di profondità

Se pensiamo ad un “acquario marino di barriera” ci possono venire in mente veramente moltissime tipologie di allestimento: dalla vasca per soli pesci, di notevole impatto scenico anche al disinformato osservatore, all’acquario di coralli SPS extra colorati, all’acquario di coralli molli dal movimento ipnotico degli animali.

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Un’altra di queste categorie è, appunto, l’acquario di attinie, o di anemoni.

Il movimento da loro prodotto è sicuramente gradevole all’occhio e le simbiosi che si possono ricreare in acquario danno all’allestimento quel tocco di particolarità in più.

La mia esperienza con le attinie comincia più o meno due anni fa, periodo in cui iniziai a collezionare questi bellissimi animali.

Andando alla ricerca degli esemplari più particolari ho raggiunto il picco di 24 anemoni nella stessa vasca, con un totale di ben 17 specie diverse. Ad oggi ho 18 anemoni in acquario, ed alcune di esse sono molto rare da trovare in cattività.

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Entacmaea quadricolor fotografata in Egitto, Mar Rosso, Marsa Alam con un piccolo Ampiphrion bicinctus, vicino alla superficie

Luoghi comuni

Entacmea quadricolor "sunburst"

La maggior parte delle volte che mi chiedono consigli su come mantenere correttamente un’attinia noto una nota di preoccupazione nel volto dell’interlocutore, causata dai molti luoghi comuni i quali, nel corso degli anni, sono stati attribuiti alle anemoni.

Difatti non esiste un solo tipo di anemone in commercio, ma se ne possono contare svariate decine di specie. Tra queste possiamo stabilire una scala di pericolosità e le dovute precauzioni da prendere per ogni singolo animale.

Splendido esemplare di Entacmaea quadricolor in vendita durante la fiera Macna di Ft. Lauderdale in Florida
Splendido esemplare di Entacmaea quadricolor in vendita durante la fiera Macna di Ft. Lauderdale in Florida

“Se dovesse deperire un’attinia in vasca farebbe morire tutto” – Dipende. Non dobbiamo arrivare subito a conclusioni affrettate, odio questa brutta abitudine.

Innanzi tutto bisogna prendere in considerazione diversi fattori:

1) Litri dell’acquario. Come molti sapranno, gestire un piccolo acquario non è come gestirne uno da mille litri. Penso che il problema giunga quando il volume d’acqua complessivo scenda sotto i 150 litri. Questo perché le anemoni quando muoiono rilasciano una notevole quantità di ammoniaca, che sarà smaltita dal sistema ed eliminata con qualche accorgimento dell’acquariofilo.

2) Il tempo a disposizione. Il tempo è infatti il punto fondamentale per poter eliminare il sorgere di una eventuale moria causata dal deperimento dell’attinia. Difatti, se si nota l’imminente decesso dell’esemplare sarà bene eliminarlo, estraendolo dal sistema, evitando così qualsiasi danno ai valori dell’acqua.

3) La tipologia di acquario marino. Terzo (ma non meno importante) punto. La vasca di attinie non può essere concepita come un qualsiasi altro acquario, vanno prese per questo delle precauzioni importantissime per ridurre il rischio di aspirazione da parte di scarichi e pompe. Questo sarà uno specifico argomento che tratteremo meglio più avanti.

Radianthus in Mar Rosso, Egitto, Marsa Alam fotografata vicino alla riva
Radianthus in Mar Rosso, Egitto, Marsa Alam fotografata vicino alla riva

“Se inserisco un’anemone in vasca girerebbe per tutto l’acquario e mi ustionerebbe tutti gli altri coralli” – Vero.

La maggior parte delle anemoni tende a “passeggiare” per l’acquario trascinando il piede fino a che non trova un luogo in cui fissarlo che abbia la giusta corrente e il corretto bilanciamento ombra/luce. Di solito amano fissarsi sotto una sporgenza, in modo da avere il piede all’ombra e i tentacoli con la bocca espansi alla corrente.

Devo però fare una precisazione: non tutte le anemoni camminano per la vasca. La maggior parte delle Stichodachtyla, ad esempio, non amano spostarsi più di tanto, infossando il piede nel substrato fino al raggiungimento di una superficie solida coperta da sabbia. Lo stesso discorso vale per le anemoni della sabbia, che a volte scavano per più di 12 cm (nel caso di vasche DSB) nella sabbia, ancorandosi egregiamente al vetro di fondo.

Splendido esemplare di Stichodactyla fotografata durante la fiera Macna di Ft. Lauderdale in Florida
Splendido esemplare di Stichodactyla fotografata durante la fiera Macna di Ft. Lauderdale in Florida

“le anemoni mi mangiano i pesci”, anche qui non bisogna fare di tutta l’erba un fascio. Difatti non tutte le anemoni sono spietate predatrici. Le più comuni Entacmaea quadricolor non hanno niente a che fare con (ad esempio) le belle e spietate Dofleinia armata, privilegiando una nutrizione incentrata sulla simbiosi con zooxanthelle.

L’acquario marino dedicato alle anemoni

Esempio di acquario dedicato alle anemoni visto durante la fiera Macna di Ft. Lauderdale in Florida
Esempio di acquario dedicato alle anemoni visto durante la fiera Macna di Ft. Lauderdale in Florida

I pericoli maggiori che hanno questi anemoni in acquario sono: le pompe di movimento e gli scarichi di troppo pieno.

Per questo consiglio vivamente di evitare di inserire pompe di movimento troppo potenti e con una facile predisposizione al “risucchio”. Bisognerebbe piuttosto concentrarsi sulla potenza della risalita, in modo da garantire un buon movimento in vasca.

Altro splendido esempio di acquario dedicato alle anemoni visto durante la fiera Macna di Ft. Lauderdale in Florida
Altro splendido esempio di acquario dedicato alle anemoni visto durante la fiera Macna di Ft. Lauderdale in Florida

Il metodo di gestione che consiglio per allevare anemoni in acquario marino dovrebbe essere il DSB.

Perché dico questo? Beh, il Deep Sand Bed permette un isolamento della rocciata simile a quello di un atollo, evitando che le nostre amiche possano raggiungere il vetro. Inoltre, la potenza filtrante di tale metodo si unisce all’utilità di poter allevare anemoni della sabbia, che potremmo osservare in tutto il loro splendore dopo che hanno affossato il piede in profondità.

L’isolamento della rocciata dal vetro è un passaggio essenziale, eviteremo così risucchi da parte di scarichi e pompe mentre gli esemplari si prestano a lunghe passeggiate sui vetri.

Un altro fattore molto importante è la schiumazione, che deve essere efficiente soprattutto in queste vasche, infatti ci dobbiamo sempre ricordare che sono pur sempre animali urticanti e combattivi, la cui guerra chimica non è neanche paragonabile a quella dei coralli duri.

Quale anemone?

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Come già accennato in precedenza, esistono molte tipologie di anemoni in commercio, alcune ben si adattano alla vita d’acquario, altre un pochino meno. Ma tratteremo questo tema compiutamente nel prossimo articolo, dove parleremo di tutte le tipologie di anemoni più conosciute.

Riproduzione delle anemoni di mare

La riproduzione nelle anemoni di mare può avvenire sia per scissione che per inseminazione.

La maggior parte delle attinie adotta il sistema della divisione in acquario, ma alcune, come ad esempio le Stichodactyla haddoni, rilasciano ancora i gameti nella colonna d’acqua.

Per dividere un’anemone, invece, bisogna semplicemente armarsi di un coltello affilato, un tagliere e tanta pazienza. Di seguito vi mostriamo un video esaustivo sull’argomento.

Simbiosi non sempre facile

Entacmaea ed Ampiphrion bicinctus fotografati nel Mar Rosso (Marsa Alam) a pochi metri di profondità
Entacmaea ed Ampiphrion bicinctus fotografati nel Mar Rosso (Marsa Alam) a pochi metri di profondità

E’ un problema comune: si acquista un pesce pagliaccio con una attinia e questo, pur essendo un animale simbionte, non ne vuole sapere di entrare in simbiosi con l’anemone.

Può succedere, è normale. Posso dire con certezza però che le anemoni più propense alla simbiosi sono: Entacmaea quadricolor, Radianthus magnifica e Radianthus crispa.

Entacmaea ed una coppia di Ampiphrion bicinctus fotografati nel Mar Rosso (Marsa Alam) a circa 15 metri di profondità
Entacmaea ed una coppia di Ampiphrion bicinctus fotografati nel Mar Rosso (Marsa Alam) a circa 15 metri di profondità

E voi, avete esperienza con le anemoni? Avete qualche aneddoto da raccontare? Avete bisogno di alcuni consigli per allevarle? Chiedete pure e noi vi risponderemo.

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22 COMMENTS

  1. Ciao sono dispiaciuta perchè ho da poco un acquario marino 3 mesi, l’ho comprato già avviato, ma da un pò ho avuto problemi in quanto sono morti 1 pesce pagliaccio da 10cm una stella blu ed un anemone. Il guaio è che prima di tutto ciò avevo tenuto il pesce piagliaccio per 2 mesi senza problemi, poi ho acquistato uno spirografo, poi un pesce Chrysiptera Parasema, poi ultimamente 2 piccoli pagliacci e dopo 2 settimane un anemone H.ritterii. Devo dire che dopo i 2 pagliacci e la morte dopo 1 settimana del pagliaccio grande ho cambiato l’acqua e l’ho portata da una densità di 1027 a 1020, da questo momento in poi c’è stata la strage. Vorrei che qualcuno mi aiutasse
    Grazie

    • Ciao Rosangela.
      Difficile aiutarti perché dalle tue parole traspare molta confusione in merito, e non conosciamo sufficientemente bene il tuo acquario.
      Sballare la densità così tanto vuol dire creare uno schock non indifferenti agli abitanti del tuo acquario.
      Bisognerebbe in ogni caso conoscere tutto il tuo acquario, cosa utilizzi, prodotti, marche, e poi conoscere i valori della tua acqua. Per questo potrebbe esserti semplice aprire un post nel nostro piccolo forum http://forum.danireef.com
      Inoltre ti consiglio di comprare un libro sull’acquario marino, o quello che ho scritto io “Acquario Marino” appunto, che trovi linkato qua a fianco, oppure “ABC dell’acquario marino di barriera” di Alessandro Rovero o NanoReef di Emanuele Tosi, anch’esso linkato qua a fianco.
      In ogni caso fammi sapere.

      Danilo
      Danilo

    • Ciao Fabio, se la coppia è formata e matura comincerà a deporre con regolarità ogni 15 giorni circa. Il problema maggiore è quello di catturare i piccoli di pagliaccio appena deposti, per inserirli in un acquario a loro dedicato con forte filtraggio, o meglio ancora, collegato all’acquario principale, e poi è necessario avere dei rotiferi vivi da dar loro da mangiare. Diciamo che non è semplicissimo ma con del tempo da dedicarci è una cosa fattibile. Per altre domande sono qua.

  2. ciao mi chiamo ornella,e da ben quasi otto anni ho un acquario marino ci sono stati alti e bassi ma ora e ben stabilito,mi hanno regalato un anemone il 24 dicembre ma questa non ne vuole sapere di attaccarsi di nessuna maniera come si accendono le luce si fa piccola piccola Il nome non lo so ma e bianca piccola con le punte colorate appena……Cosa devo fare?non vuole nemmeno cibo……..

  3. Ciao Danilo, posseggo un acquario 45x45x45 con rocciata centrale e entacmea quadricolor in simbiosi con due pagliacci black, la simbiosi è perfetta ma da un mese a questa parte l’attinia che arrivava anche fino a 10 cm non si apre per più di 3/4cm. di diametro…la vasca è illuminata con una giesemann teszla che tengo al 60% della potenza potrebbe essere un fattore? i valori misurabili sono perfetti cioè tutti a zero, densità 1025, temperatura 25°….grazie

  4. ciao
    ho un “coppia” scrivo cosi xche me l’hanno data x tale. (un amico/conoscente) me li a regalati in quanto stufo di averli xche non deponevano secondo lui. (racconto son 3 anni che stanno sempre attaccati l’uno è l’ombra dell’altrosi vibrano si cercano etc.. ma non creano simbiosi con niente avendo in acquario anemoni, sarco.. etc..)
    io sono circa 6 mesi che li ho in vasca cubo da 40L.(lo so e piccolo) ma o cosi o 350L elos aperto +sump+ lampada alba-tramonto. peccato che non posso permettermi di mantenerla -spese enel-
    i valori son abbastanza giusti x me credo (densita 1025, temperatura 25,5, niriti nitrati a 0,20 filtro composto da zeolite+carbone+resina anti fosfati. pezzetti di coralli
    il mio”problema ” chiamiamolo cosi è: nessuna simbiosi con nessun corallo e l’anemone gira x la vasca da ormai 2 mesi (sta fermoesempio2o3 giorni e poi si sposta ) e sopratutto non mangia o provato di tutto. mai successo. niente gli rimane “appiccicato” ne cibo secco ne vivo ne congelato ne liofilizzato, niente ! e non si apre piu di tanto, cioe a volte ma x pochi minuti
    i pagliaccetti come dicevo prima. coppia? mah non lo so diciamo che il piu grosso /a potrebbe essere una femmina (molto aggressiva con il sottoscritto 🙂
    il “maschietto” testa gialla* dorme quasi sempre appoggiato sul fondo da solo o con la sua compagna
    io non so se sono coppia o se lo diventeranno mai ma pero ci spero 🙂
    che posso fare x stimolarli come coppia? provare a inserire un altro pesce qualsiasi ? un ocellaris uguale, diverso?
    datemi dei suggerimenti

    *non so inserire foto sono pagliacci come i classici ocellaris ma invece dell’arancio son di colore nero, per il resto identici a quelli comuni –

    • Ciao Maurice. Non è necessario che creino la simbiosi, però uno dei due deve essere notevolmente più grande dell’altro che è il simbolo del dimorfismo sessuale. Potrebbe essere che se l’acquario è troppo piccolo non riescono a raggiungere la piena maturità sessuale sebbene ne sussistano tutti i presupposti. Inoltre potrebbe anche essere che depongano ma tu non te ne accorga.
      L’anemone non è necessario per la deposizione.
      Hai pensato di usare l’Elos e di utilizzarlo solo per pesci e coralli molli, la spesa elettrica non è eccessiva. In ogni caso non inserire un altro ocellaris.
      Puoi inserire un post nel nostro forum con le foto a questo indirizzo forum.danireef.com così sapremo aiutarti meglio entrando più nello specifico.

  5. Ciao Ho iniziato ora la mia avventura con gli anemoni, vorrei sapere mi piacciono molto ma sono sempre molto preoccupato per il loro comportamento…ho 2 hentacmea quadricolor e un radiantus magnifica, il radiantus che appena messo in vasca si è aperto e attaccato subito dopo qualche giorno si è chiuso come una palla da un paio d’ore…la luce è spenta ora ma volevo sapere se è un normale comportamento o se mi devo preoccupare…

      • Diciamo che sarebbe meglio tenerlo d’occhio nelle prossime ore.
        Il movimento è necessario, e ce ne vorrebbe tanto, ma senza dubbio dipende molto anche dal tipo di movimento. Per gli anemoni mi piace molto il tunze wavebox oppure il maxspect gyre

  6. Ciao, ieri ho incautamente dato al mio entacmaea quadricolor un pezzo di merluzzo surgelato (dopo averlo abbondanremente sciacquato in acqua dolce), l’anemone sembrava dapprima averlo accettato ma poi dopo averlo rigettato sembrava come afflosciato e lo é tuttora anche se sembra riprendersi lentamente, cosa può essere andato storto?

  7. Ciao Danilo, innanzitutto complimenti per il forum. Vorrei chiederti qualcosa sugli anemoni.
    Dopo averlo separato per scissione….<>… GRAZIE.
    Roberto

  8. Ciao Danilo! Ho preso da poco 2 anemoni una magnifica e una crispa… non capisco però perché la magnifica, nell’arco della giornata, si sgnonfia quasi completamente e successivamente si rigonfia… i pagliacci stanno tutto il giorno a strusciarsi che sia gonfia o no, però non capisco questo cambiamento di aspetto, che l’altra non fa…
    Grazie mille per i consigli

    • Ciao Cristina, scusa se ti rispondo con molto ritardo, ma ho visto solo ora, causa viaggio all’estero con la mia famiglia. Dipende dall’anemone, hai provato ad alimentarla direttamente? Come sta ora?

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