Questa è una delle domande che mi viene rivolta più spesso e che non trova risposta in nessuno dei nostri precedenti articoli, è giunto quindi il momento di parlare assieme della scelta dello schiumatoio per il proprio acquario marino.
Una delle prime domande che ci si pone da neofita è quella della scelta dello schiumatoio. Ma è anche una di quelle domande che ci viene in mente dopo qualche anno di utilizzo del nostro schiumatoio. Con quale schiumatoio posso cambiare il mio attuale per ottenere migliori prestazioni?
Cosa è e come funziona uno schiumatoio
Lo schiumatoio è una delle basi del sistema berlinese ed è quello che lo caratterizza maggiormente, poiché non era mai stato impiegato prima nel mantenimento di un acquario marino, sebbene il suo funzionamento fosse conosciuto da almeno due secoli. Lo schiumatoio serve a mantenere la sostanza organica a livelli prossimi allo zero ed è quindi fondamentale nel mantenimento degli inquinanti a livelli che permettano la crescita e il mantenimento degli organismi marini. Agisce estraendo dall’acqua i surfactanti, ovvero i tensioattivi, molecole organiche a base carbonio e idrogeno.
A questo punto analizziamo i dati tecnici che si possono trovare negli schiumatoi. Parliamo di acqua trattata in un’ora, aria trattata in un’ora e diametro del corpo dello schiumatoio. Oltre ovviamente ad altezza, capacità del bicchiere e consumo.
Ma per la nostra scelta focalizziamo la nostra attenzione sugli altri parametri.
Portata oraria: acqua trattata
Il primo parametro che ci interessa è la portata di acqua trattata. Banalmente ogni schiumatoio ha un valore di acqua che esso tratta in un’ora. Purtroppo questo non è un dato che viene sempre comunicato dai produttori. Noi nelle nostre ultime recensioni di schiumatoi abbiamo iniziato in qualche modo a misurarlo, anche se il valore non è del tutto preciso.
Per la scelta più corretta è obbligatorio pensare anche a cosa vorremo andare ad allevare, e quindi quale livello di inquinanti si voglia tenere in acquario. Un buon punto di partenza può essere quello di considerare quello schiumatoio che abbia una portata oraria di acqua trattata compresa fra 3 e 4 volte il volume del proprio acquario. Si può scendere a 2 per acquari di coralli molli ed LPS. Non vi consiglio di andare oltre per evitare un eccessivo impoverimento dell’acqua.
Attualmente il consiglio migliore è quello di stare vicino a 3 volte il volume per ottenere il miglior bilanciamento di pulizia dell’acqua e benessere degli animali ospitati. Il numero può tendere a 4 per acquari spinti di SPS ed a 2 per acquari di LPS.
Vediamo ora gli schiumatoi scelti nelle nostre vasche del mese, giusto per farci una idea di come siano equipaggiati i migliori acquari. Ovviamente solo per quelli in cui la portata d’acqua sia nota e dichiarata.
- Jm_Reefer, volume acquario 500 litri, acqua trattata 1,800 l/h: rapporto 3,6;
- Alexander Silvioni, volume acquario 1.500 litri, acqua trattata 4.000 l/h: rapporto 2,66;
- Luca Perini, volume acquario 300 litri, acqua trattata 1.400 l/h: rapporto 4,66;
- Jonathan Betti, volume acquario 600 litri, acqua trattata 2.300 l/h: rapporto 3,83;
- DaniReef, volume acquario 400 litri, acqua trattata 1.150 l/h: rapporto 2,87;
Efficienza ed aria trattata
Esistono diverse scuole di pensiero nella costruzione di uno schiumatoio. Chi preferisce una maggior aria trattata, e chi invece preferisce un maggior tempo di contatto. Difficile per me dire quale sia la miglior cosa. Vero è che tutti i produttori indicano sempre l’aria trattata.
Normalmente possiamo però stare vicino ad un rapporto di 2 fra volume acquario ed aria trattata. Quindi un acquario da 300 litri può avere una aspirazione di 600 l/h e così via. Ed infatti anche analizzando i nostri acquari del mese possiamo trovare sempre quel valore. Le differenze sono per lo più date da differenti filosofie nella costruzione degli schiumatoi stessi.
- Jm_Reefer, volume acquario 500 litri, aria trattata 1,000 l/h: rapporto 2;
- Andrea Minnella, volume acquario 300 litri, aria trattata 600 l/h: rapporto 2;
- Alexander Silvioni, volume acquario 1.500 litri, aria trattata 1.500 l/h: rapporto 1;
- Luca Perini, volume acquario 300 litri, aria trattata 700 l/h: rapporto 2,33;
- Federico Lavezzi, volume acquario 325 litri, aria trattata 1.500 l/h: rapporto 4,6;
- Jonathan Betti, volume acquario 600 litri, aria trattata 1.400 l/h: rapporto 2,33;
- DaniReef, volume acquario 400 litri, aria trattata 800 l/h: rapporto 2.
Il diametro del corpo dello schiumatoio
Un altro parametro utile da considerare è quello del diametro del corpo dello schiumatoio. Ovviamente il discorso è valido laddove sia cilindrico e non quadrato o rettangolare. In genere, se prendiamo in considerazione schiumatoi che siano stati sviluppati nello stesso periodo, possiamo dire che per un acquario di SPS si può scegliere un diametro di 18 cm per acquari da 400 litri. Scendendo di 2 cm per acquari di LPS.
In un acquario da 300 litri basta un 16 cm per SPS ma anche un 14 per LPS. E così via. Questo perché la maggior parte dei produttori parte da calcoli analoghi e quindi i valori delle pompe, del diametro e dell’altezza sono comunque piuttosto omogenei.
Anche in questo caso possiamo andare a vedere le scelte che sono state fatte dai proprietari dei nostri acquari del mese.
- Jm_Reefer, volume acquario 500 litri, diametro 20 cm;
- Andrea Minnella, volume acquario 300 litri, diametro 14 cm;
- Alexander Silvioni, volume acquario 1.500 litri, diametro 25 cm;
- Luca Perini, volume acquario 300 litri, diametro 18 cm;
- Federico Lavezzi, volume acquario 325 litri, diametro 16 cm;
- Jonathan Betti, volume acquario 600 litri, diametro 20 cm;
- DaniReef, volume acquario 400 litri, diametro 18 cm.
Ed anche in questo caso si può vedere come la corrispondenza sia piuttosto mantenuta.
Altre caratteristiche importanti
Potendo scegliere io prediligo lo scarico alto. Questo perché tutta l’acqua trattata può venir mandata nel compartimento della pompa di risalita. Ottenendo il perfetto filtraggio di tutta l’acqua in caduta. La pulizia del bicchiere, automatica o meno è un altra di quelle caratteristiche che oramai sono diventate imprescindibili, ma anche la possibilità di avere uno scarico esterno dal bicchiere per poter ovviare anche ad essenze prolungate. Facilità di manutenzione e non ultimo il rumore, anche se gli ultimi schiumatoi sono molto migliorati sotto questo aspetto.
Bene, ora che avete scelto lo schiumatoio adatto per il vostro acquario, non vi resta che scegliere la pompa di risalita, vi lascio giusto due articoli di approfondimento che possono esservi molto utili.
- Come scegliere la pompa di risalita per un acquario marino
- Il calcolo della portata della pompa di risalita in maniera automatica: inserisci i dati e scopri la portata
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Danilo,
Sono meravigliato dalla tua professionalità e dai tuoi articoli sempre ben fatti e soprattutto oggettivi, con disamine molto dettagliate.
Ti ringrazio molto.
Ho anche acquistato il tuo libro che sto leggendo.
Complimenti ancora e…. Al prossimo articlo!
Grazie Pasquale!!! Davvero molto onorato.