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Volete una maggiore crescita dei coralli? Alzate il pH!

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Una delle ultime scoperte fatte nell’ambito acquariofilo è che un pH alto favorisce la crescita dei coralli più di ogni altra cosa, a parte la potenza luminosa.

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Nel passato si è sempre creduto che fosse la forte illuminazione a far crescere i coralli velocemente. E che fosse l’unica cosa che importasse per questo processo. Oggi sappiamo che la luce forte è indispensabile, ma è una condizione non sufficiente a far crescere velocemente i coralli.

Non me ne vogliate ma oggi dobbiamo entrare un po’ nel tecnico per affrontare questa problematica, ma posso assicurarvi che ne vale assolutamente la pena.

Il pH è l’unità di misura dell’acidità e della basicità di una soluzione acquosa. Il pH è correlato alla concentrazione degli ioni H+ nella soluzione. Si definisce acida una soluzione il cui valore di pH risulta essere minore di 7, al contrario una soluzione basica avrà un pH maggiore di 7. Più specificamente, il pH misura la concentrazione di ioni idrogeno liberi in una soluzione.

Poiché la scala è logaritmica, un pH pari a 8 ha dieci volte meno ioni idrogeno liberi di un pH pari a 7 e un pH pari a 6 ne ha dieci volte di più. Il pH dell’oceano è circa 8,1 e si ritiene che l‘intervallo ottimale negli acquari di barriera sia compreso tra 7,8 e 8,4 quando l’alcalinità, o KH, è compresa tra 7,0 e 9,0.

Aqua Go Sensore pH
Aqua Go Sensore pH

Relazione fra luce e crescita dei coralli

Per garantire una crescita ai coralli la luce è una condizione necessaria ma non sufficiente. Ovvero senza luce non si può andare da nessuna parte. Come regola molto generale, e per dare qualche numero, le Acropore crescono meglio con i PAR in un range compreso fra 300 e 650  µmol m-2 s-1, in base alla tipologia ed alla provenienza dei coralli. Tutti gli altri SPS, tra cui le splendide Montipore, hanno bisogno di circa 250 µmol m-2 s-1. Gli LPS infine beneficiano di PAR fra 80 to 150  µmol m-2 s-1. Questi sono dei valori indicativi per ottenere oggi la miglior crescita possibile. Si può andare oltre ovviamente, ma la differenza di crescita poi non sarà più lineare.

La misurazione dei PAR nel nostro DaniReef LAB

Se volete conoscere i valori dei PAR della vostra plafoniera cercate nel nostro DaniReef LAB la prova reale che abbiamo condotto ed i valori massimi a cui potete ragionevolmente aspirare.

Oltre alla luce dobbiamo anche nutrire i coralli per fare in modo che abbiano l’energia sufficiente per portare a termine la scheletogenesi, ovvero la costruzione del proprio scheletro calcareo. Ovvio che dovremo anche fornire calcio affinché questo avvenga. Ma la domanda è… come possiamo aumentare il rateo di crescita? Quale parametro incide più di altri nella crescita di un corallo a scheletro calcareo?

Ma come può incidere il pH nella crescita dei coralli?

Tornando all’importanza del pH dobbiamo considerare che i coralli crescono espandendo i loro scheletri. Il loro scheletro è costituito principalmente da carbonato di calcio che il corallo ottiene estraendo carbonio e calcio dall’acqua. Durante questo processo il corallo estrae sia il carbonato che il bicarbonato dall’acqua, ma nell’acqua c’è più bicarbonato che carbonato. La differenza tra loro è che il bicarbonato contiene un atomo di idrogeno in più.

Un bellissimo corallo LPS: Trachyphyllia
Un bellissimo corallo LPS: Trachyphyllia

Con un pH più basso, ci sono più atomi di idrogeno nell’acqua, quindi è più difficile per il corallo liberare il bicarbonato dall’idrogeno in eccesso e allontanarlo dalla colonia prima che possa combinarlo con il calcio. Se il pH è troppo basso, il corallo potrebbe rimanere bloccato dall’atomo di idrogeno che può rallentarne la crescita o danneggiarlo.

A un pH più elevato, è più facile per il corallo eliminare questo atomo di idrogeno in più, ed ecco perché quando altre condizioni sono ottimali può verificarsi una crescita più rapida. Ciò può sembrare complesso, ma tutto ciò che occorre veramente capire è che un pH più elevato significa meno idrogeno extra e una crescita potenzialmente più rapida.

Misurare il pH però è un problema

Concludiamo questo articolo ricordandovi che la misura del pH non è assolutamente banale. Sebbene possa sembrare semplice, visto che basta una sonda, in realtà il valore letto in contemporanea su più sonde difficilmente è allineato. Infatti utilizzando più lettori pH troverete valori fra loro sempre differenti. Anche a seguito di una calibrazione.

Grafico andamento del pH in acquario con 2 misurazioni giornaliere
Grafico andamento del pH in acquario con 2 misurazioni giornaliere

Vi dico questo non per farvi buttare via gli strumenti che avete, ma perché siate consci che il numeretto che leggete dallo strumento difficilmente sarà veritiero. Non focalizzatevi sul numero, ma sull’ordine di grandezza. Focalizzatevi sull’andamento nel tempo. E guardate l’acquario.

Riferimenti ed approfondimenti

Vi lasciamo ai seguenti articoli per approfondire, e per capire meglio quanto abbiamo riassunto in questo nostro articolo.

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