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La nostra recensione del Teco E-Chill, ventole per acquario marino

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Il Teco E-Chill è un sistema completo per abbassare la temperatura in acquario, sviluppato dall’Azienda Teco di Ravenna ed in commercio dall’inizio dell’estate scorsa.

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Su DaniReef.com lo abbiamo avuto in anteprima mondiale, ne abbiamo fatto un video esplicativo sull’installazione e sull’uso e dopo tutta una estate intera di test e prove siamo qua per una recensione completa ed approfondita.

La Teco mi ha fatto avere la versione con 2 ventole che ritengo la più equilibrata e meno invasiva per un acquario come il mio che misura 130x60x50h.

Vediamo assieme il video introduttivo che presenta l’Echill ed il suo funzionamento nel dettaglio

l’E-Chill si compone di una parte di controllo e di una parte deputata al raffreddamento. La parte relativa al raffreddamento è costituita da un blocco che può ospitare da 1 a tre ventole da circa 12 cm di diametro, per permetterci di scegliere l’oggetto più confacente al nostro utilizzo.

Le dimensioni dell’Echill sono pari a 260x220x200(h) cm per un peso di 750 grammi ed alimentazione a 12V in corrente continua fornita da un trasformatore.

La parte elettronica integra un termostato che si occupa di accendere e spegnere le ventole e di variarne l’intensità su tre livelli, ed è collegato ad un sensore di livello che può interagire andando a spegnere completamente l’E-chill per evitare l’eccessiva evaporazione in acquario.

Le sonde presenti sono infatti due, una di livello ed una di temperatura. Sono situate ai lati della clip di aggancio dell’Echill al vetro, nella fotografia seguente si notano i due contenitori cilindrici, sfilabili, che sono a contatto con l’acqua e che al loro interno ospitano le due sonde. Sonde che in realtà non sono altro che quei due cavi neri che si notano nella foto.

La costruzione è impeccabile, con un accoppiamento fra le plastiche di assoluto livello. L’E-Chill è un oggetto bello da vedere, soprattutto se confrontato con soluzioni estetiche alternative come le ventole tangenziali.

La Teco suggerisce l’impiego dell’E-Chill, che chiama economizzatore, associato ad un refrigeratore, per ottenere il meglio dalla sinergia dei due sistemi.

Come sappiamo le ventole agiscono abbassando la temperatura in vasca favorendone l’evaporazione. L’acqua infatti, lambita dal flusso d’aria, utilizza energia per passare dallo stato liquido a quello gassoso, e l’energia utilizzata viene in pratica fornita a scapito del calore. Maggiore è l’evaporazione, maggiore è la perdita di temperatura in acquario. Per favorire l’evaporazione le ventole devono creare un flusso, sul pelo libero dell’acqua, orientato fra i 45 ed i 60 gradi circa.

L’impiego delle ventole in acquario purtroppo però presenta due grandi limiti, ed il Teco Echill non fa eccezione. Il primo è che la temperatura in vasca non potrà mai essere molto inferiore alla temperatura ambiente, e la seconda che la velocità di abbassamento della temperatura stessa dipenderà dall’umidità presente nell’ambiente stesso.

Nelle giornate particolarmente umide infatti la funzionalità dell’E-Chill tenderà al minimo. La sinergia con il refrigeratore permette di ovviare a questi problemi permettendoci di ottenere sempre il meglio dai due sistemi.

In condizioni normali infatti funziona l’Echill con un consumo energetico estremamente limitato, mentre in casi estremi si aziona anche il refrigeratore ripristinando velocemente la temperatura impostata.

Nel mio caso nella scorsa estate con temperature medie a Rimini superiori ai 30 gradi esterni per quasi 3 mesi, posso dire di aver usato l’E-Chill con incredibile soddisfazione in quanto il refrigeratore è stato quasi costantemente spento per tutta l’estate, a parte alcuni picchi che si sono avuti in alcune settimane particolari. Il vantaggio in ogni caso è stato enorme visto il minor consumo elettrico dovuto all’utilizzo dell’E-Chill al posto del refrigeratore, anche se a scapito di un maggior rumore ambientale.

Il tutto ovviamente ha portato ad una maggiore evaporazione dell’acquario.

Oltre a questo bisogna poi considerare la semplicità di installazione e la facilità d’uso.

Senza dover armeggiare con tubi e pompe infatti è sufficiente prendere l’E-chill, appoggiarlo al vetro dell’acquario, accenderlo e settarlo, volendo anche con il telecomando in dotazione. Ed è subito pronto a funzionare al meglio, facendoci risparmiare non poco anche sul costo di mantenimento di una eventuale pompa secondaria di alimentazione del refrigeratore, almeno durante le mezze stagioni, dato che si può posporre tranquillamente il momento di installazione del refrigeratore.

Il telecomando ha suscitato spesso in chi l’ha visto commenti discordanti, spesso infatti non è stato capito, adducendo il discorso che sarebbe un accessorio inutile, e che comunque paghiamo, quando invece si potrebbe agire direttamente sul tastierino presente sul dorso dell’E-Chill.

Ma è proprio questo il punto, per costruzione il tastierino è inserito sulla parte esterna dell’E-Chill, rispetto alla vasca, come potete vedere dalle foto, ma non tutti hanno la possibilità di montarlo a vista. Spesso infatti si dovrà montare rivolto verso il muro posteriore, oppure verso un muro laterale, dove sarà letteralmente impossibile andare a digitare alcunché.

In questo ambito il telecomando diventa quella che si è soliti definire una killer application, cioè un qualcosa che ti permette di portare a casa il risultato rispetto alla concorrenza.

Il pannello di controllo ci visualizza costantemente, in un display lcd a caratteri gialli, la temperatura della vasca con una precisione al decimo di grado.

La pressione del tasto SET ci permette di impostare la temperatura da voler mantenere in acquario, sempre con precisione di intervento al decimo di grado, come ben spiegato nel video iniziale, mentre i tasti più e meno servono anche per regolare la velocità delle ventole.

I grossi limiti dell’E-Chill purtroppo sono la sua costruzione e le sue ventole, così come è stato concepito infatti può essere impiegato con successo solo su vasche che abbiano lampade HQi, che quindi non coprano interamente la superficie dell’acquario e che vengano tenute abbastanza alte sulla superficie dell’acqua.

Mentre con lampade T5, che notoriamente vengono tenute più vicine alla superficie dell’acqua e che spesso occupano tutta la superficie libera, il suo impiego diventa molto più problematico.

Con i led invece, viste le plafoniere dalle differenti misure che esistono, dipende da caso a caso.

Per questo motivo, l’anno scorso, durante il Teco Open Day (Reportage del primo Teco Open Day presso l’Acquario di Cattolica) tenuto presso l’Acquario di Cattolica Le Navi, diversi utenti hanno avanzato una richiesta specifica alla Teco, e ne hanno suggerito anche una semplice soluzione, e cioè la possibilità di arretrare il fulcro di rotazione delle ventole, portandolo più in basso e mantenendo così le ventole a bordo acquario, in modo da poterle utilizzare con qualsiasi sistema di illuminazione.

Proprio durante la fiera Interzoo in Germania (Editoriale: L’Interzoo di Norimberga 2012Interzoo 2012: Lo stand Teco) abbiamo visto il primo prototipo di questo add-on che serve per distanziare l’Echill dal bordo dell’acquario e contemporaneamente di abbassare il fulcro delle ventole, in modo da permetterne l’utilizzo con un numero maggiore di plafoniere.

Sempre durante la fiera è stato presentato un altro accessorio anticipato sin dall’uscita dell’Echill sul mercato, una sonda di livello da posizionare in sump, in modo che il livello rilevato sia quello della sump e non quello della vasca.

In questo modo infatti diventa sensata la possibilità di interromperne il funzionamento una volta che livello cali al di sotto di una certa soglia. In questo modo si viene avvisati da un allarme acustico e si evita una eccessiva evaporazione dall’acquario che potrebbe lasciare le pompe in sump senz’acqua e quindi a rischio di rottura.

La Teco ha poi annunciato di voler rilasciare anche un osmocontroller da collegare direttamente all’Echill, uno sviluppo che attendiamo con piacere visto che l’integrazione di oggetti che sono fatti idealmente per lavorare assieme ci risulta estremamente interessante, soprattutto quando il livello tecnico-costruttivo è molto alto ed il prezzo è tutto sommato contenuto.

I nostri test e le nostre misurazioni

Come sempre ci siamo fatti prendere la mano e con gli strumenti a nostra disposizione abbiamo proceduto a misurare quanto fosse nelle nostre capacità, per poi analizzarlo.

Prima di tutto abbiamo verificato la corrente in arrivo alle ventole, andando a collegare l’Echill ed una ventola tangenziale, presa per il confronto, direttamente al mio Zeus.

Lo Zeus per chi non lo sapesse è un UPS specificamente creato per gli acquario, oggi purtroppo non più in produzione, ma di cui potete leggere una recensione qua Zeus by Oceanlife – Recensione oppure potete contattare direttamente l’Azienda Ocean Life per convincerla a riproporlo sul mercato, io come ho detto più volte, lo ritengo un accessorio indispensabile.

Come possiamo vedere abbiamo considerato una corrente con voltaggio di 229V.

Poi abbiamo spento le pompe di movimento e lasciato accesa la sola pompa di risalita, ed abbiamo misurato il livello di rumore presente con il mio fonometro, un VOLTCRAFT 320, fonometro digitale IEC 651 di Tipo II che agli effetti della misurazione in oggetto è sufficientemente attendibile. Data la natura del rumore da misurare tutte le misurazioni sono state eseguite con la curva di attenuazione dBA.

Abbiamo misurato in ambiente un livello di pressione acustica, o più volgarmente di rumore, rumore pari a 38,6 dB.

Poi abbiamo provveduto a collegare l’Echill ed a misurare l’intensità di rumore alle varie velocità della ventola, che ricordiamo essere 3.

velocità 1
velocità 2
velocità 3
     
46,7 dB 52,2 dB 55,5 dB
     

Confrontando questi valori con quelli rilevati sul refrigeratore TR15 (Refrigeratore Teco TR15) vediamo come solo con le ventole impostate sulle due velocità inferiori l’Echill in questa configurazione con doppia ventola si è dimostrato più silenzioso del refrigeratore, che ricordiamo che ad un metro aveva fatto registrare 53,8 dB. Alla velocità maggiore infatti le ventole si sono dimostrate ben più rumorose.

Poi abbiamo misurato il consumo in standby e alle 3 velocità delle ventole

Echill spento
velocità 1
velocità 2
velocità 3
       
0,015 A = 3,4 watt 0,061 A = 14 watt 0,090 A = 20,6 watt 0,100 A = 22,9 watt
       
 

Dato il tipo di oggetto in test si può ammettere un cosfi di circa 0,6, (il cosfi rappresenta lo sfasamento fra corrente e tensione in un circuito a corrente alternata) il che ci equalizza i consumi  rispettivamente a 2 watt, 8,4 watt, 12,36 watt e 13,76 watt, molto vicini ai 14 watt dichiarati.

Abbiamo successivamente provveduto a togliere l’Echill dal nostro acquario, ed abbiamo installato la ventola tangenziale necessaria al confronto

La ventola tangenziale funziona ad una sola velocità, e per funzionare al meglio necessita di un computer per acquario o di un termostato per evitare che rimanendo accesa troppo a lungo raffreddi troppo l’acquario, oppure al contrario che rimanendo accesa troppo poco non sia sufficiente ad abbassarne la temperatura.

Rumore
Consumo
   
 44,9 dB 0,170 A = 38,93
   

Il livello di pressione acustica è molto più basso dell’Echill con le tre ventole in funzione mentre il consumo energetico è quasi il doppio, anche se equalizzando anch’esso ammettendo un cosfi pari a 0,6 otteniamo un consumo di circa 23,35 watt.

Anche se la vera domanda diventa quale delle due soluzioni sia migliore per l’acquario, visto che comunque i consumi non sono elevatissimi. Dato il consumo del refrigeratore Teco TR15, che prendiamo come metro di paragone, un’ora di funzionamento del refrigeratore (380 watt) ci garantisce circa 16 ore di funzionamento della ventola tangenziale e circa 27,5 ore di funzionamento dell’Echill alla massima potenza. Una differenza non troppo trascurabile.

La ventola tangenziale utilizzata per le nostre prove è stata acquistata dal sito Rs-components  ed è data per un flusso d’aria di 120 mc/ora, mentre l’Echill ha un flusso di ben 175 mc/ora per ogni ventola, quindi l’Echill oggetto della prova presenta un flusso di ben 350 mc/ora.

Quindi l’Echill muove tre volte l’aria della ventola tangenziale oggetto della prova con quasi la metà del consumo elettrico!

Se vogliamo tradurre il tutto in numeri abbiamo che la ventola tangenziale ha una efficienza di circa 5 mc per watt, mentre l’Echill ha una efficienza pari a 25 mc per watt! Una efficienza ben 5 volte superiore!

L’esperienza nell’uso quotidiano in casa mia con il mio acquario ed il mio sistema illuminante pende completamente in favore dell’Echill, non mi era mai capitato infatti di riuscire a limitare così tanto l’utilizzo del refrigeratore neppure quando in passato ho utilizzato ben 3 ventole tangenziali affiancate. Ora non voglio assolutamente dire che l’Echill sia meglio di tre ventole tangenziali, anche se l’efficienza appena misurata ce ne dà conforto, perché il tutto dipende moltissimo dalle condizioni ambientali ed al contorno, che a differenze di anni non possono essere state costanti, ma in ogni caso l’esperienza mi suggerisce come il confronto fra una singola ventola tangenziale e l’Echill sia impietosamente a favore dell’Echill.

Non prendo neppure in considerazione le ventole da PC perché onestamente non ho mai visto nulla di paragonabile neppure alle ventole tangenziali che qui escono con le ossa rotte nel confronto.

Conclusioni

Il Teco Echill ci è piaciuto molto, e dal testo penso sia impossibile non accorgersene.

Visto il costo tutto sommato contenuto soprattutto in relazione al contenuto tecnico complessivo che è pari a 180 euro per l’Echill1, 216 euro per l’Echill2 e 265 euro per l’Echill3, e che potete acquistare ad esempio sul sito dell’Amico Gianluca AquariumCoralReef e considerato il consumo estremamente basso rispetto a quello di un refrigeratore, non posso che consigliarne l’acquisto ad occhi chiusi.

Sono estremamente performanti, molto più di una ventola tangenziale pur consumando estremamente meno, sono pronti all’uso, sono una soluzione completa ed anche espandibile in futuro, sono estremamente efficienti, consumano molto poco, e la prova sul campo si è conclusa con una vittoria a pieni voti.

Il rovescio della medaglia è rappresentato dal rumore, maggiore di quello di un refrigeratore pur rimanendo impostabile la velocità delle ventole, in modo magari da poter permetterci di abbassarla quando siamo in casa per un maggior confort acustico, e l’evaporazione indotta che aumenta in maniera più che considerevole.

In ogni caso l’acquisto è più che consigliato se avete una plafoniera che ve ne consenta l’inserimento!

Si ringrazia la Teco per la fornitura dell’Echill oggetto della presente prova.

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