
Controlli ogni settimana il rapporto N:P:C, i valori sono perfetti… ma i tuoi coralli continuano a scurire ed a tirare dal basso? Non è magia nera è biochimica spietata. Scopri perché il nemico è nascosto proprio dove pensavi di essere al sicuro.
Oggi ci occupiamo di quando il rapporto tra nitrati e fosfati sembra perfetto ma i coralli stanno male. In diversi articoli pubblicati su DaniReef, abbiamo già affrontato nel dettaglio la complessa relazione tra carbonio, azoto e fosforo nei sistemi chiusi degli acquari marini.
Questo articolo ha uno scopo ben preciso: aiutarvi a capire cosa succede quando tutto sembra bilanciato nei test (NO₃ e PO₄) ma i coralli iniziano comunque a scurirsi e tirare dal basso, spesso senza spiegazione apparente. Il cuore della questione potrebbe essere allora il rapporto N:P:C, da considerare nella sua forma piena e totale, organica ed inorganica, insieme all’effetto moltiplicatore della luce intensa.
Cos’è davvero il rapporto N:P:C e perché è fondamentale?
Il rapporto N:P:C rappresenta un bilancio nutrizionale tra:
- N: azoto totale (nitrati, nitriti, aminoacidi, proteine);
- P: fosforo totale (fosfati inorganici e forme organiche);
- C: carbonio totale (carbonio organico disciolto, cibo, dosaggi, CO₂).
Il laboratorio Triton, uno dei riferimenti in Europa per ICP e controllo degli oligoelementi, indica come rapporto ottimale (Triton ratio o rapporto Triton) per la crescita e il mantenimento della simbiosi zooxantellate la seguente formulazione:

- Rapporto fra Azoto e Azoto rispetto allo ione nitrato 1:3 – rapporto Triton (N:NO3/N)
- Rapporto fra Carbonio, Azoto e Fosforo (N:C:P) 147:12400:1
- Rapporto fra carbonio organico ed inorganico C(i):C(o) 9:1
- Rapporto tra Fosforo, Carbonio inorganico Carbonio organico e Azoto P:C(i):C(o):N 1:11150:1250:147



Prima di continuare ti forniamo anche tre articoli per approfondire il discorso prima di continuare a leggere. Questo innanzi tutto per capire che non stiamo parlando del Rapporto Redfield, che a nostro modo di vedere non è solo sbagliato ma fuorviante, e per spiegare quello che abbiamo appena scritto:
- Il Rapporto Redfield in acquario e perché non ha senso usarlo;
- I nuovi rapporti Triton P:C:N permettono di gestire al meglio gli acquari marini (e spiegano le formule di cui sopra);
- Nuovi studi sugli effetti del fosfato in mare e in acquario.
Rapporto N:P:C corretto… ma solo all’apparenza
Un esempio classico che possiamo fare è quello di prendere come esempio un sistema che abbia i nitrati a 10 mg/l ed i fosfati a 0.07 ppm.
Immaginate di avere valori perfettamente bilanciati secondo i test, con Nitrati (NO₃) a 10 mg/l e Fosfati (PO₄) a 0.07 ppm. Questo sembrerebbe mantenere il rapporto N:P in equilibrio.

Eppure i coralli reagiscono a questi valori scurendo, oppure ritirando il tessuto dal basso, oppure crescendo lentamente, oppure mostrando polipi chiusi o poco aperti nella fase diurna.
Quale potrebbe essere il motivo di questo bizzarro comportamento? Stiamo leggendo solo la parte inorganica dei nutrienti.
Continua a leggere a pagina 2: Come la luce e gli integratori influenzano il fragile equilibrio N:P:C.