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ATI Straton analizzate nel DaniReef LAB – vediamo le performance

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ATI Straton analizzate nel DaniReef LAB - vediamo le performance

Abbiamo avuto l’opportunità di misurare i valori delle nuove ATI Straton grazie alla gentilezza di Jonathan che ne ha appena acquistate tre per illuminare la sua vasca. Noi abbiamo analizzato i PAR e creato le relative curve di distribuzione. Vediamo come è andata.

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La ATI Straton è una plafoniera a led uscita sul mercato a fine anno scorso, poi a causa sia del Coronavirus, che alla proverbiale lentezza di ATI, viene distribuita con il contagocce. Nonostante questo è una plafoniera che piace molto, sia per come è costruita, sia per come sono distribuiti i LED, sia per delle chicche tecniche che vedremo assieme. La plafoniera è sottilissima e utilizza un raffreddamento passivo, che è uno dei temi di criticità che rimbalzano sul web quando si parla di questa plafoniera. Non potevamo quindi esimerci dal testarla a fondo e dal vedere cosa abbiamo scoperto con i nostri metodi di analisi e comparazione.

Caratteristiche Tecniche ATI Straton

La plafoniera è quadrata, alta solo 14 millimetri, ed i led sono di 7 diverse colorazioni che vengono suddivisi nei soli 7 canali, quindi ogni canale imposta un solo tipo di LED. Mancano dei LED per simulare la luce lunare che invece sono presenti in altre plafoniere. I LED sono distribuiti ma raggruppati a gruppi di quattro. Inoltre la Straton ha suddisivo logicamente i LED in tre fasce parallele che possono essere gestite singolarmente, creando accensioni diversificate, fronte-retro o retro-fronte, e potendo poi anche dimmerare le varie fasce nel caso in cui la temperatura superi la soglia dei 56 gradi, senza andarle a spegnere.

Caratteristiche
Dimensioni470x470x14 mm
LED bianchi36
LED Royal Blu 450 nm18
LED Blu 470 nm36
LED Rossi9
LED UV 405 nm18
LED Viola 420 nm18
LED Ciano 500 nm18
Numero totale LED153
Consumo totale massimo230 watt
Prezzo890 euro
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Costruzione

La costruzione della plafoniera è impeccabile. Non ci sono scricchiolii e la costruzione così compatta lascia una idea di perfezione. Noi sappiamo che internamente l’alluminio funziona come dissipatore, ma come sia fatta non è dato sapere, e noi ci siamo astenuti dallo smontarla, anche se la curiosità sarebbe stata tanta. Non ci sono pulsanti. La plafoniera si accende quando si collega alla rete elettrica e poi si configura tramite wifi. Avrei preferito il bluetooth per semplicitià di configurazione, ma questo dettaglio lo vedremo in seguito.

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La Programmazione

La plafoniera si deve comandare utilizzando una webapp. Ovvero non c’è una applicazione, ma un indirizzo web a cui far puntare il nostro browser. Questa soluzione è potente perché permette a qualsiasi dispositivo dotato di interfaccia web di poter gestire le plafoniere, ma è meno semplice da utilizzare perché non tutti i dispositivi riescono a visualizzare al meglio la pagina web, e la configurazione di accesso non è la più semplice. Almeno se si vuole utilizzare la plafoniera all’interno della nostra rete wifi. La web app, attualmente, esiste solo in tedesco ed inglese. Noi abbiamo usato la versione inglese.

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Qui sopra vedete il grafico che serve per impostare la curva della nostra plafoniera, chiamato “chart”. Per semplificarvi la vita abbiamo fatto un video dove vi mostreremo come collegare la plafoniera e come impostarla correttamente, per cui in questo articolo non ci dilungheremo più di tanto. Sopra si vede l’impostazione di base che accende le fasce della plafoniera in maniera differenziata.

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Oltre che creare o modificare una curva nota è possibile sceglierne una dai preset forniti. Una soluzione che consiglio sempre, a meno di non sapere davvero cosa fare. In una plafoniera che permette di modificare tutti i canali è infatti estremamente semplice creare problemi ai coralli abbassando troppo alcuni canali, o forzandone troppo altri. In basso a sinistra sono sempre visibili le temperature in tempo reale delle nostre plafoniere. Ultima nota sulla creazione delle curve. Prima si devono impostare dei canali per colore, e poi richiamarli dalla curva. La cosa non è del tutto intuitiva, anche se poi funziona, ci vuole solo più tempo per impostare il tutto.

Canale 1: UV

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Canale 2: Viola

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Canale 3: Royal Blue

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Canale 4: Blue

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Canale 5: Ciano

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Canale 6: Bianco

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Canale 7: Rosso

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Tutti i valori che abbiamo rilevato, ed il nostro metodo di lavoro denominato DaniReef LAB li trovate a pagina due.

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