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Fonti di carbonio in acquari marini: guida pratica tra vodka aceto zucchero e prodotti commerciali

Scopri come usare fonti di carbonio per ridurre nitrati e fosfati in acquario marino: confronto tra fai-da-te e prodotti commerciali

Oggi parliamo di fonti di carbonio per stimolare la crescita dei batteri che contribuiscono a ridurre i nitrati e i fosfati.

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Nel mondo degli acquari marini, sia i professionisti che i neofiti si trovano spesso ad affrontare il problema dei nitrati e dei fosfati in eccesso. Questi elementi possono compromettere l’equilibrio dell’ecosistema dell’acquario e influenzare negativamente la salute dei pesci e dei coralli. Un metodo efficace consiste nell’utilizzare fonti di carbonio per stimolare i batteri eterotrofi, che contribuiscono a ridurre i nitrati e i fosfati. Ma come scegliere la fonte di carbonio giusta? È meglio affidarsi ai prodotti in commercio o è possibile creare una soluzione fai-da-te con materiali facilmente reperibili? Scopriamolo insieme.

Fonti di carbonio: cosa sono e come funzionano


Le fonti di carbonio sono sostanze che forniscono energia ai batteri eterotrofi presenti nell’acquario. Questi batteri trasformano o meglio accumulano nella loro struttura i nitrati e i fosfati, la schiumazione contribuisce poi ad asportare l’eccesso di batterioplancton riducendo così la concentrazione di questi nutrienti nell’acqua (leggi anche “Come rimuovere i nutrienti in un acquario marino – tutti i metodi”). Tra le fonti di carbonio più comuni troviamo la vodka, l’aceto bianco di mele (acido acetico), e lo zucchero. Questi ingredienti possono essere utilizzati singolarmente o combinati per stimolare la crescita batterica. Questo principio è alla base di tutti i metodi basati sulla propagazione batterica (“I batteri ed il metodo della riproduzione batterica in acquario marino“).


Vodka, Aceto e Zucchero: Pro e contro

Vodka

La vodka è una delle fonti di carbonio più popolari. La sua composizione chimica favorisce la crescita dei batteri eterotrofi (batteri che necessitano di un apporto esterno di alcuni nutrienti per crescere) senza alterare significativamente i parametri dell’acqua.

  • 👍 Pro: Facile da dosare e da reperire.
  • 👎 Contro: Potrebbe aumentare la proliferazione di batteri eterotrofi se usata in eccesso al punto da rendere l’acqua bianca (torbida).

Aceto

L’aceto (o anche l’acido acetico) è un’altra opzione popolare. È particolarmente utile perché, oltre a fornire carbonio, abbassa il pH dell’acqua, il che può essere svantaggioso in alcuni casi dato che in acquario marino è fondamentale un pH stabile e superiore a 8,2, e per questo ci aiutiamo spesso con reattori di macroalghe a ciclo invertito e Co2 scrubber.

  • 👍 Pro: Abbassa il pH in modo naturale.
  • 👎 Contro: Un uso eccessivo può creare problemi di diminuzione di pH se il sistema non ha sufficienti elementi tampone o creare un eccesso di proliferazione batterica.

Zucchero

Lo zucchero è una fonte di carbonio economica e facile da reperire. Tuttavia, il suo utilizzo richiede un’attenzione particolare ai dosaggi.

  • 👍 Pro: Economico e disponibile ovunque.
  • 👎 Contro: Può causare un rapido aumento della biomassa batterica, con possibili conseguenze negative.

Fai-da-te o prodotti in commercio?


Mentre molti acquariofili preferiscono preparare le proprie fonti di carbonio con vodka, aceto o zucchero, i prodotti specifici in commercio offrono alcune garanzie aggiuntive. Questi prodotti sono formulati per essere bilanciati e includono spesso sostanze nutritive aggiuntive per favorire la crescita controllata dei batteri eterotrofi. I preparati commerciali vengono testati e ottimizzati per accrescere i ceppi batterici che li accompagnano nel loro sistema o protocollo.

  • 👍 Pro fai-da-te: Costi ridotti e maggiore controllo sulla composizione;
  • 👎 Contro fai-da-te: Rischio di sbagliare i dosaggi, con conseguenze negative per l’acquario;
  • 👍 Pro prodotti commerciali: Maggiore sicurezza e comodità;
  • 👎 Contro prodotti commerciali: Costi più elevati.

Tabella riassuntiva a confronto vodka aceto zucchero e prodotti commerciali

VodkaAcetoZuccheroProdotti
👍 ProFacile da dosare e da reperireAbbassa il pH in modo naturaleEconomico e disponibile ovunqueMaggiore sicurezza e comodità
👎 ControPotrebbe aumentare la proliferazione di batteri eterotrofi può creare problemi di diminuzione di pH e proliferazione battericaPuò causare un rapido aumento della biomassa battericaCosti più elevati

Dosaggi: Come non sbagliare

Il dosaggio delle fonti di carbonio è fondamentale per evitare effetti collaterali indesiderati. In generale, si consiglia di iniziare con dosi molto basse e aumentare gradualmente, monitorando attentamente i livelli di nitrati e fosfati. Per la vodka, ad esempio, si può iniziare con 1 ml per 100 litri d’acqua e aumentare di 0,5 ml ogni settimana. Per le altre fonti di carbonio non voglio addentrarmi nello specifico perché il mio scopo in questo articolo è darvi solo un quadro generale e fornirvi tanto buon senso di scelta. Dato che esistono ottimi e sicuri preparati commerciali testati da molti anni, anche personalmente, vi suggerisco di ripiegare su quelli.

Esistono fonti di Carbonio che possono favorire indirettamente la nitrificazione?

Non proprio ma possono favorire indirettamente la nitrificazione in acquari marini, anche se il loro utilizzo è più comunemente associato alla denitrificazione. La nitrificazione è il processo biologico attraverso il quale i batteri nitrificanti (come Nitrosomonas e Nitrobacter) ossidano l’ammoniaca (NH3) a nitrito (NO2-) e successivamente a nitrato (NO3-).

Anche se le fonti di carbonio vengono usate principalmente per alimentare i batteri denitrificanti e i batteri eterotrofi (che convertono i nitrati in azoto gassoso o li accumulano), possono avere un impatto indiretto sulla nitrificazione. Ecco alcune considerazioni:


  1. Fonte di carbonio per batteri autotrofi: I batteri nitrificanti sono autotrofi, cioè utilizzano il carbonio inorganico (come la CO2) come fonte di carbonio, non necessitando quindi di fonti organiche di carbonio come fanno i batteri eterotrofi. Tuttavia, mantenere un equilibrio nel sistema attraverso fonti di carbonio organico può favorire la complessiva qualità dell’acqua, riducendo i composti organici in eccesso e garantendo condizioni più stabili per i batteri nitrificanti.
  2. Prodotti commerciali specifici: Alcuni prodotti commerciali per acquari sono formulati per favorire sia la nitrificazione che la denitrificazione. Questi prodotti non si limitano a fornire carbonio organico, ma anche nutrienti e oligoelementi che possono aiutare i batteri nitrificanti a lavorare in modo efficiente, specialmente in ambienti dove l’ammoniaca è alta.
  3. Controllo indiretto del processo di nitrificazione: L’uso di fonti di carbonio per stimolare la denitrificazione può ridurre i nitrati, diminuendo la pressione sui batteri nitrificanti, che devono lavorare meno per convertire l’ammoniaca in nitrati. Quindi, mentre non esiste una fonte di carbonio specifica per “aumentare” la nitrificazione, le pratiche generali di gestione dell’acqua, come il controllo dei nutrienti e la rimozione dei rifiuti organici, possono creare un ambiente favorevole per i batteri nitrificanti.
Amtra clean pro cult


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