
Scopri perché tenere pesci tropicali d’acqua dolce in acqua dura, anche dosando prodotti anti-cloro, è rischioso per la loro salute e come evitarlo.
Molti acquariofili, soprattutto i neofiti, sono portati a credere che l’uso di un prodotto anti-cloro sia sufficiente per rendere sicura l’acqua del rubinetto per i pesci tropicali d’acqua dolce. Questa convinzione è pericolosa se spinta da alcuni abili venditori. L’acqua dura, ricca di minerali come calcio e magnesio, rappresenta una sfida significativa per la salute di questi pesci, anche se il cloro è stato rimosso. Sia chiaro il biocondizionatore è utile per proteggere le mucose dei pesci in ogni tipo di acquario. E, se dal vostro rubinetto esce acqua tenera, nessuno vi vieta di usarla.
Il problema è quando si utilizza un’acqua ricca di calcio e magnesio.
La biologia dei pesci tropicali: equilibrio e osmoregolazione


Molti pesci tropicali d’acqua dolce, in particolare quelli originari dell’Amazzonia e del Sud-est asiatico, vivono in acque naturalmente tenere e acide, con bassi livelli di minerali disciolti. Questo ambiente permette loro di mantenere un equilibrio osmotico ottimale. Quando vengono inseriti in acqua dura, l’aumento di GH (durezza totale) e KH (alcalinità) può sovraccaricare il proprio sistema osmoregolativo (reni e ghiandole annesse), costringendo i pesci a un costante sforzo per espellere l’eccesso di sali dal loro corpo. Questo ovviamente non succede quando parliamo di Ciclidi africani o Poecilidi, che preferiscono invece acque dure ed alcaline.
Leggi “La durezza KH, GH ed il Ph nell’acqua dolce – i valori chimico fisici quarta parte” e “La durezza ideale in acqua dolce ed i metodi per correggerla”.
Questo sforzo continuo si traduce in uno stress cronico, un fattore che può portare a malattie, riduzione della longevità e problemi di crescita.


Anti-Cloro e acqua dura: una illusione di sicurezza
Molti acquariofili si affidano all’anti-cloro convinti che sia l’unica cosa necessaria per preparare l’acqua per i loro pesci tropicali. Tuttavia, l’anti-cloro non influisce sui livelli di durezza dell’acqua. Sebbene molti lo chiamino in questo modo, il termine corretto è biocondizionatore: un prodotto che protegge le mucose dei pesci rendendole più spesse, neutralizza il cloro e lega i metalli pesanti, ma lascia intatti i minerali che contribuiscono alla durezza dell’acqua.
Questo significa che, anche se l’acqua sembra sicura, i tuoi pesci tropicali sono ancora esposti ai pericoli dell’acqua dura.


Adattamento o stress? L’impatto dell’acqua dura
Sebbene alcuni pesci tropicali d’acqua dolce allevati in cattività possano sembrare adattati a condizioni di acqua più dura, questo adattamento non è privo di conseguenze. La loro salute a lungo termine può essere compromessa, con diminuzione della vitalità, problemi riproduttivi e una maggiore predisposizione a malattie.
Ad esempio:un pesce di acqua tenera anche se adattato in acqua più dura vivrà meno anni di quanto vivrebbe in acqua più idonea. Invecchierà prima o si ammalerà più facilmente.


Inoltre, l’acqua dura può influire negativamente sull’espressione dei colori e sulla vivacità dei pesci, riducendo la bellezza del tuo acquario.
Valori Ideali di Durezza e Alcalinità
Ecco uno schema semplice per aiutarti a capire quali valori di durezza totale (GH) e alcalinità (KH) sono sicuri per i pesci tropicali d’acqua dolce, e quali invece rappresentano un rischio.
| Parametro | Valori Ideali | Valori a Rischio |
|---|---|---|
| Durezza Totale (GH) | 4–8 dGH | > 10 dGH |
| Alcalinità (KH) | 3–6 dKH | > 8 dKH |
| pH | 6.0–7.0 | > 7.5 |
| Parametro | Valori Ideali (µS/cm) | Valori a Rischio (µS/cm) |
|---|---|---|
| Conducibilità | 100–200 µS/cm | > 400 µS/cm |
| pH | 6.0–6.8 | > 7.2 |
Nota: Alcune specie possono tollerare valori leggermente diversi, ma in generale, mantenere i valori di durezza e alcalinità all’interno di questi range assicurerà un ambiente sano per la maggior parte dei pesci tropicali d’acqua dolce.
Nota sui Valori di Conducibilità
• 100-200 µS/cm: Questo intervallo è tipico di acque tenere, ideali per la maggior parte delle piante e dei pesci tropicali d’acquario.
• Oltre 400 µS/cm: Un’acqua con questa conducibilità è considerata troppo dura per la maggior parte delle piante tropicali, che potrebbero non riuscire ad assorbire correttamente i nutrienti.


La soluzione: creare l’ambiente ideale


Per proteggere la salute dei tuoi pesci tropicali d’acqua dolce, è fondamentale ricreare un ambiente che rispecchi il più possibile le loro condizioni naturali. Se l’acqua del rubinetto è dura, considera l’uso di acqua osmotica miscelata con minerali specifici per raggiungere i valori ideali di GH e KH. Questo approccio permette di mantenere un ecosistema equilibrato e sano, dove i pesci possono prosperare senza stress.
L’acquariofilia non è solo una questione estetica; è una responsabilità verso le creature che ospiti. Ignorare i parametri dell’acqua, o credere che un biocondizionatore possa risolvere tutti i problemi, è un errore che può avere gravi conseguenze. Prenditi cura dei tuoi pesci tropicali d’acqua dolce comprendendo le loro reali esigenze e fornendo loro l’ambiente più adatto.
Tu come prepari l’acqua per i tuoi pesci tropicali? Hai mai considerato la durezza e la conducibilità? Raccontacelo nei commenti o vieni a discuterne con noi su : Telegram, Instagram, Facebook, Twitter e youtube. E se avete bisogno di chiedere aiuto vi aspettiamo nel nostro forum.
⚠️🔴 L’acqua dura non è tossica in sé, ma incompatibile con la fisiologia di alcune specie di pesci di acqua dolce 🔴⚠️











