
C’è un nesso più complesso tra le macroalghe ed il ciclo dell’azoto nell’acquario marino, che può influire indirettamente la presenza dei nitriti. Approfondiamo questo concetto.
Prima di iniziare vi ricordiamo l’articolo precedente di questa serie, a cui vi rimandiamo prima di iniziare la lettura del presente articolo: Nitriti nell’Acquario Marino: Come Gestire il nemico invisibile.
Nell’articolo precedente abbiamo fatto riferimento alle macroalghe per gestire i nitriti ma qualcuno potrebbe chiedersi. Come è possibile gestire l’aumento dello ione nitrito se le macroalghe vengono usate per la riduzione dei nitrati e dei fosfati dal 99% degli acquariofili? In effetti, le macroalghe non assorbono direttamente i nitriti (NO₂⁻), ma possono contribuire indirettamente a limitarne la formazione.
Macroalghe, Nitriti e il Ciclo dell’Azoto
Le macroalghe, come la Chaetomorpha e altre alghe (Caulerpa, Gracilaria ecc.) utilizzate comunemente nei refugium, giocano un ruolo cruciale nella gestione dei nutrienti all’interno di un acquario marino. Queste come le piante acquatiche preferiscono assorbire azoto in forma ammoniacale (NH₄⁺) o nitrati (NO₃⁻) per la loro crescita, e questo comportamento può influenzare indirettamente la concentrazione di nitriti (NO₂⁻) nell’acquario. In un acquario avremo sempre in base al pH una percentuale di ammonio e di ammoniaca, l’energia che occorre per assorbire metabolicamente tale ione è inferiore a quella che occorre per assorbire l’azoto dal nitrato. Quindi avremo sempre una preferenza per la strada più economica. Leggi anche “Come rimuovere i nutrienti in un acquario marino – tutti i metodi” e “Avere nitrati e fosfati in acquario, nutrienti alti, e non misurarli coi test”.



Preferenza per l’Azoto Ammoniacale e Nitrati
Le macroalghe tendono a prediligere l’assorbimento di ammoniaca rispetto ai nitrati quando entrambe le forme sono presenti, poiché l’ammoniaca è più facilmente utilizzabile come fonte di azoto. In un acquario ben bilanciato, la presenza di macroalghe può contribuire a ridurre la concentrazione di ammoniaca prima che venga convertita in NO2 dai batteri nitrificanti (principalmente i batteri Nitrosomonas). Durante la fase iniziale di maturazione, l’ammonio è essenziale per attivare la nitrificazione. Se le macroalghe lo rimuovono troppo presto, possono interferire con la colonizzazione dei batteri nitrificanti.



Se le macroalghe assorbono ammoniaca in quantità significative, la formazione di NO2 può essere ridotta, poiché meno ammoniaca sarà disponibile per la conversione in nitriti. Tuttavia, questo effetto è indiretto e dipende da vari fattori, tra cui la biomassa (peso secco in g) delle macroalghe, la loro crescita attiva, e le condizioni generali dell’acquario (ad esempio, illuminazione e disponibilità di altri nutrienti come fosfati). Quindi in tutti quei casi di limitazione del fosforo, luce non adatta oppure carenza di ferro, il processo perde velocità.



Riduzione dei Nitrati e Impatto sui Nitriti
Inoltre, le macroalghe sono molto efficienti nel ridurre i nitrati. Sebbene la rimozione dei nitrati da parte delle macroalghe non abbia un effetto diretto sui nitriti, un sistema in cui i nitrati vengono tenuti sotto controllo riduce il rischio di accumulo di composti azotati (ne parleremo nella terza parte dell’articolo sulla Denitrificazione Incompleta) e contribuisce a mantenere l’equilibrio biologico. Un ambiente ben mantenuto con livelli bassi (accetabili) di nitrati è generalmente più stabile e meno incline a sbalzi nei livelli di nitriti.
Possibile Inibizione della Formazione di Nitriti
La presenza di macroalghe, quindi, può inibire o ridurre la formazione di nitriti grazie a due meccanismi principali:
Assorbimento Preferenziale dell’Ammoniaca: Riducendo la disponibilità di ammoniaca, la quantità di nitriti che possono formarsi nel ciclo dell’azoto è potenzialmente diminuita in competizione con i batteri nitrificanti.


Stabilità del Ciclo dell’Azoto: Un acquario con macroalghe sane può mantenere livelli di nutrienti più stabili, contribuendo a un ciclo dell’azoto più efficiente, dove i nitriti sono rapidamente convertiti in nitrati e poi assorbiti dalle alghe.
Limiti e Considerazioni
Le macroalghe non assorbono direttamente i nitriti, ma possono contribuire a limitarne la formazione assorbendo l’ammonio prima che venga trasformato in NO₂⁻ dai batteri nitrificanti. Questo effetto, tuttavia, è indiretto e dipende da molti fattori come la luce, il flusso, la disponibilità di nutrienti (in particolare fosfati e ferro) e la quantità di biomassa algale presente nel sistema. In un acquario ben bilanciato, le macroalghe possono rappresentare un valido supporto per la stabilità generale del ciclo dell’azoto, ma non possono sostituirsi ad un filtro biologico..





Riferimenti
- Nitriti nell’Acquario Marino: Come Gestire il nemico invisibile
- Nitriti e Macroalghe: il legame nel ciclo dell’azoto in acquario marino
- Denitrificazione incompleta: il processo che alza i nitriti in acquario
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