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Philips CoralCare Led e ATI Sunpower T5 a confronto

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Sono stati presi in considerazione tre coralli specifici che sono stati misurati durante tutto il mese della prova, una Stylophora pistillata, una Acropora sp. non meglio specificata di colore viola ed una Acropora muricata verde, simile ad una Acropora formosa per intenderci.

Questi tre coralli sono stati osservati per quello che riguarda i colori e la crescita, ma soprattutto quest’ultima è stata monitorata attentamente giorno dopo giorno. Sebbene Tim Wijgerde ci tenga a sottolineare che i colori si sono mantenuti praticamente identici.

Qui di seguito la fotografia di quando è iniziata la prova, si può vedere a fianco dei coralli il metro usato per determinarne la crescita.

crescita coralli sotto philips coralcare 1

Dopo un mese i coralli erano diventati così:

crescita coralli sotto philips coralcare 2

Ovviamente sono stati presi i riferimenti ed il risultato finale è stato espresso in questa pratica tabella che riporta le differenze percentuali della crescita giorno.

crescita coralli sotto philips coralcare

Come si può vedere le differenze in termini di crescita sono più o meno in linea, un po’ più l’Acropora muricata sotto i T5, mentre leggerissimamente meglio la Stylophora sotto i led, ed una parità per la terza Acropora sp.

Diciamo che, dopo un solo mese di prova, l’unica differenza fra le due lampade è stata la differenza di consumo, dato che la crescita è stata praticamente identica, e in quota parte la differenza nel costo di ricambio dei tubi T5. In ogni caso Tim Wijgerde ci fa sapere che la prova proseguirà per altri mesi e che ci terrà informati con bollettini periodici per farci sapere come procede. Dobbiamo però considerare che i led sono stati utilizzati sotto la soglia di consumo dei T5 e che probabilmente a parità di consumo le crescite potrebbero essere maggiormente a favore dei led. D’altronde è anche vero che stiamo confrontando 12 tubi contro due plafoniere, e, per quello che vedo dalle immagini lo spazio utilizzato non è proprio lo stesso, perché sebbene la larghezza delle plafoniere sembrino identiche, circa 70 cm, le ATI SunPower misurano circa 120 cm di lunghezza, e le Philips avrebbero solo 80 cm da coprire.

Quindi 120×70 cm l’area sottesa dai T5 contro 70×80 l’area sottesa dalle Philips CoralCare. Questo porta ad una efficienza minore per le lampade a led, visto che sottendono un’area minore.

Detta in altri termini le ATI hanno una resa di 273 watt x 2 = 546 watt su 120×70=8400 cm2, quindi una potenza specifica di 0,065 watt per cm2, ovvero 650 watt per mq. Mentre le Philips CoralCare hanno una resa di 158 watt x 2 = 316 watt su 80×70=5600 cm2, quindi una potenza specifica di 0,056 watt per cm2, ovvero 560 watt per mq. La differenza energetica appare ora di circa il 14%, al netto del cambio lampade che è comunque estremamente oneroso.

Voi cosa ne pensate?

Il report complessivo potete scaricarlo, in inglese, cliccando su questo link: CoralCare LED unit – Preliminary Field Test Report – FINAL v2

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4 COMMENTS

  1. Seguo con interesse queste prove e aspetto le future evoluzioni per valutarene il prodotto.
    È indubbio che mi piacerebbe vederne l’interno per valutarla anche dal punto di vista elettronico.

    Questa prova mi ha lasciato qualche dubbio che spero vengano fugati con i prossimi report, ma la cosa che proprio non ho compreso é cosa intendano per potenza ottica e come la misurino.

    Per quanto riguarda invece la tua analisi sull’efficienza basata sul differente volume delle vasche di prova, trovo molto logico il ragionamento, ma non lo condivido.

    La vasca è stata divisa per necessità con una parte da 120 dettata dalla lunghezza della ATI, alle plafoniere l’ex é toccato il residuo. Dalle foto si evince che in entrambe le porzioni di vasca i coralli sono posti centralmente quindi poco conta che una vasca sua più ampia dall’altra.

    Per poter valutare la tua teoria, sarebbe necessario impiegare 2 vasche identiche collegate alla stessa sump per condividere la medesima acqua nelle quali avrebbero riposte talee dello stesso corallo lungo tutta l’estensione e andrebbe valutato il ratio di crescita nelle varie posizioni.

    Questo almeno è il mio punto di vista.

    • Ciao Federico.
      Penso di non essermi spiegato bene.
      Sia le ATI che le Pilips sono strutturate in modo da dare una luminosità diffusa e non concentrata. Quindi dato il consumo e l’area sottesa dalla plafoniera possiamo trovare un consumo specifico, ovvero il consumo per cm2 che offre quella potenza luminosa, poi ovvio che avvicinandosi ai bordi abbiamo meno potenza luminosa. Ma tutto questo per dire che se guardiamo i soli numeri dati dal rapporto la vittoria della plafoniera led è schiacciante, quasi la metà del consumo, ma se consideriamo che il minor consumo è dovuto anche ad una minore area ecco che dobbiamo rimettere le cose a posto. A naso ci vorrebbero tre Philips per avere la resa di due ATI nella stessa area, infatti la philips lavora su 80×70 ed ogni plafoniera sembra essere 40×70, quindi con tre plafo copriremmo 120×70 come la ATI, ma a questo punto avremmo, a pari copertura un consumo maggiore del 50%.
      Non so se questa volta mi sono riuscito a spiegare.

      • Provo a spiegarmi meglio.

        Da quel che mi pare di capire (ma ammetto che il test completo non l’ho letto ma ho letto anche l’articolo su RB) la divisione della vasca di test è stata dettata dalla lunghe della ATI e avendo a disposizione del test una vasca da 200 ne sono derivate le due vasche da 120 e da 80.
        Non possiamo però sapere se è quanta della luce delle Philips va dispersa fuori vasca e contro il setto divisorio.

        Se avessero usato una vasca da 240 divisa 50/50 potremmo avere un responso alla tua teoria a patto che questo sia suffragato da un deficit di crescita sotto le Philips.

        In pratica intendo che se non si testano 2 Philips in una vasca da 120 non è possibile avere un risultato veritiero. Questo solo per date una reale chance alle plafoniere led in prova.

        Non trovi?

        • Certo, la differenza è dovuta a quello, probabilmente come dici in mancanza di un acquario di 240 cm di lunghezza.
          In ogni caso non trovo sia pertinente perché le plafoniere sono state messe in grado di avere lo stesso valore di illuminazione, quindi fuori dal cono della plafoniera, secondo me, presumibilmente il valore sarebbe calato. Quindi ritengo il tutto abbastanza ininfluente, e che se la vasca fosse stata lunga 240, ci sarebbero state 3 Philips con lo stesso settaggio e quindi lo stesso consumo.

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