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Centropyge bicolor: tutto quello che avreste voluto sapere

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Centropyge bicolor

Continuiamo oggi a presentarvi i più diffusi pesci d’acquario per genere. Abbiamo già parlato dei pesci chirurgo qualche anno fa (leggi l’articolo sui pesci chirurgo) ed oggi vogliamo cominciare a parlarvi della famiglia dei Pesci Angelo, cominciando con il Centropyge bicolor.

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Centropyge bicolor

La scelta di partire parlando del Centropyge bicolor è dovuta al fatto che ne ho avuto uno nel mio acquario marino dedicato a coralli duri SPS per quasi 11 anni. Ad oggi è il pesce più longevo che ho avuto la fortuna di allevare.

Il Centropyge bicolor fa parte del genere Gentropyge, chiamati Pesci Angelo pigmei, della famiglia dei Pomacantidi ed è stato classificato per la prima volta nel 1787 da Bloch, in inglese è conosciuto anche con il nome Oriole angelfish.

Il Centropyge bicolor, facendo parte dei pesci angelo pigmei, può arrivare al massimo a 15 cm di lunghezza, dimensione che nel mio acquario da 130 cm x 60 cm x 50 cm (h) aveva raggiunto dopo circa 8 anni.

Centropyge bicolor

In foto potete vedere il mio Centropyge dopo un anno dall’inserimento in acquario, si nota la forma giovanile piuttosto tozza.

Il Centropyge bicolor prende il nome dalla sua caratteristica colorazione, gialla e blu, con divisione piuttosto netta fra la coda, gialla, e la parte anteriore del torso sempre gialla, mentre i due terzi della parte posteriore sono di un profondo blu. Gli occhi sono circondati di blu e annegati in una linea verticale sempre blu che parte dagli occhi stessi ed arriva alla fronte. Caratteristici sono anche i due baffi che partono dalla zona inferiore delle branchie e sono grigio-argentei. Inutile aggiungere che in acquario è una macchia di colore estremamente presente e molto particolare.

Distribuzione

La distribuzione del Centropyge bicolor è esclusivamente nell’Oceano Pacifico, dalla Malesia alle Isole Samoa, soprattutto nell’area indonesiana ma con individui localizzati anche sulle coste africane, ma non nel Mar Rosso, si può trovare però alle Maldive e nelle coste dell’India, nel nord dell’Australia fino al Giappone.

Anni fa veniva pescato spesso con il cianuro, oggi fortunatamente è più raro che ciò accada, acquistare pesci ben quarantenati quindi può mettervi al riparo da brutte sorprese. Quindi da pesce quasi impossibile da tenere è diventato un pesce estremamente facile.

Il Centropyge bicolor viene anche riprodotto in cattività, rendendo quindi tale tipo di acquisto fortemente consigliato, dato che in questo modo si contrasta il prelievo in natura. Vi consiglio quindi, in caso di acquisto, di informarvi e di preferire animali nati, cresciuti ed allevati in cattività, che si dimostrano inoltre quasi sempre molto più resistenti dei pesci pescati in natura, anche se questo dovesse costare qualche euro in più.

Diffusione Centropyge bicolor

Diffusione del Centropyge bicolor grazie a Fishbase.org

Comportamento

Il Centropyge bicolor ha il comportamento classico di tutti i Centropyge, ovvero nuota molto vicino alle rocce, ed ama entrare ed uscire continuamente dai nascondigli che non devono mancare per farlo ambientare al meglio. Pesce estremamente attivo ma anche molto timido, se non adeguatamente abituato dalle condizioni al contorno c’è il rischio che si nasconda ogniqualvolta qualcuno si avvicini all’acquario. Normalmente il nuoto è sinuoso e mai nervoso, difficile ma non impossibile vederlo scattare per l’acquario senza motivo.

Purtroppo è un pesce che è a rischio con i coralli, un po’ come tutti i pesci angelo. A rischio sono i polipi dei coralli, quindi sia degli SPS che degli LPS, inoltre potrebbe anche dare fastidio alle Tridacne andando a pizzicarne il mantello. Con esemplari ben alimentati e con un acquario sufficientemente grande, il problema può essere limitato, ma se il vostro esemplare dovesse infastidire i coralli sarete davanti ad un bivio, o lui o i coralli. La percentuale secondo la mia esperienza di esemplari problematici è attorno al 30%, percentuale che diminuisce in acquari grandi ed aumenta in acquari piccoli.

Centropyge bicolor
Classica posizione di Centropyge bicolor nascosto dentro i coralli

Non è un pesce aggressivo ma consiglio di non tenerlo con altri Centropyge in acquari non troppo grandi, soprattutto con Centropyge dalla livrea simile come il flavissima e l’heraldi.

Alimentazione

Il Centropyge bicolor è un pesce che si adatta a mangiare tutto, anche se la dieta varia è sicuramente un grande vantaggio. In acquario potrebbe, come tutti i pesci angelo, mangiare le spugne, microalghe e piccoli anfipodi e copepodi. Non tocca generalmente le grandi alghe ed un mangime a base di granulato di alta qualità è fortemente consigliato. Ovviamente artemie e mysis, congelati o liofilizzati, possono essere nella sua dieta, mentre un reattore di zooplancton (leggi la nostra recensione sulla New Planctondose) potrebbe essere una ottima aggiunta.

Normalmente non è un pesce problematico da alimentare, ma la solita regola è quella di chiedere al proprio negoziante di mostrarvi il pesce mentre si alimenta prima di procedere all’acquisto, anche perché un pesce che non mangia potrebbe essere problematico oppure non essere del tutto sano.

mangime granulatoSconsiglio come sempre l’utilizzo di scaglie, che dal punto di vista nutritivo sono sicuramente inferiori al granulato. Per eventuali ulteriori informazioni potete leggere l’articolo sull’alimentazione dei pesci marini.

Centropyge bicolor
Livrea semiadulta di Centropyge bicolor con la forma che tende ad allungarsi

Dimensioni dell’acquario marino consigliate

Il Centropyge bicolor può raggiungere una dimensione di 15 cm abbastanza agevolmente in acquario, è un instancabile nuotatore, quindi sarebbe meglio pensare ad un acquario di dimensioni minime di 200 litri, al di sotto di tale valore potrebbe quasi sicuramente diventare un pesce aggressivo e potrebbe sfogare la propria aggressività sui polipi dei coralli che gli dovessero capitare a tiro.

Allevamento

Il Centropyge bicolor non presenta particolari difficoltà di allevamento, accetta abbastanza facilmente mangime granulato, e sicuramente artemie e mysis congelato e non è un pesce aggressivo, sebbene sia un pesce con un suo carattere particolare e quindi da inserire sicuramente fra gli ultimi pesci in acquario. Non è particolarmente soggetto a parassitosi varie ed è quindi estremamente robusto se adeguatamente alimentato e con spazi a disposizione congrui alla sua taglia.

Il consiglio di DaniReef: FORTEMENTE CONSIGLIATO

Se volete approfondire la vostra conoscenza di questo bellissimo pesce vi consiglio la lettura del seguente bellissimo libro, anche se in inglese:

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8 COMMENTS

  1. Ciao Danilo, effettivamente a forza di pensare ai coralli quasi mi dimenticavo che ho anche i pesci in vasca, tra l’altro anche il bellissimo centropyge bicolor ….nella mia vasca si comporta discretamente con i coralli SPs, non spizzica quasi mai..e la tridacna non la osserva nemmeno.. In passato però ho dovuto togliere una trachyphilia perché la pizzicava di continuo ,diversamente sarebbe morta a sicuramente … Aggiungo che convive pacificamente con il centropyge acanthopos che però è molto diverso come livrea e stazza… Ricordo che la mia vasca e’ 550lt….avanti con la classifica dei pesci reef safe 😉

    • Per me, Raffaele, sono entrambi pesci oltremodo splendidi… dalla forma, al colore, al comportamento, non ve ne pentirete… inoltre con due acquari a disposizione puoi sempre spostare i coralli eventualmente maltrattati dall’uno all’altro…

      Danilo

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