
L’Halichoeres chrysus è uno dei pesci più amati dagli acquariofili marini: colorato, instancabile e utilissimo nella gestione di un acquario marino di barriera. Non ha la fama “problematicissima” di altri labridi e, anzi, è considerato uno dei migliori pesci per tenere sotto controllo nudibranchi dei coralli, vermi piatti e piccoli parassiti. Ma è davvero adatto a tutti gli acquari? Vediamo pregi, limiti e consigli per poterlo allevare con successo.
L’Halichoeres chrysus, noto anche come Yellow Wrasse, Golden wrasse o Canary Wrasse, appartiene alla famiglia dei Labridi. Specie descritta scientificamente nel 1981 da Randall. È un pesce molto robusto, attivissimo e relativamente pacifico, molto utile per tenere sotto controllo parassiti e piccoli invertebrati indesiderati. A differenza di altri labridi, è meno incline a stressarsi e si adatta facilmente alla vita in acquario… ma richiede comunque una vasca matura, delle giuste dimensioni, e soprattutto un fondo sabbioso dove potersi interrare.
Halichoeres chrysus
L’Halichoeres chrysus è riconoscibile per la sua livrea giallo brillante, con una o più macchie nere sulla pinna dorsale (che aumentano con l’età). Gli adulti possono mostrare sfumature aranciate e leggere linee blu vicino al muso. Appartiene a un genere che include più di 50 specie di labridi diffusi in tutto l’Indo-Pacifico, molti dei quali specializzati nella caccia a piccoli crostacei e vermi.

È un pesce incredibilmente attivo: passa tutto il giorno a frugare tra la rocciata in cerca di piccoli invertebrati, ma è anche molto attento a ciò che accade in vasca. In genere è pacifico verso gli altri pesci, pur mostrando talvolta una certa competitività con altri labridi. Con la giusta compagnia, però, convive bene con quasi tutti i pesci per acquario.
Come tutti gli Halichoeres, è un eccellente predatore di nudibranchi dei coralli, vermi piatti, piccoli crostacei e organismi che possono infestare coralli come Zoanthus, Acropora e Montipore. Questo lo rende uno dei migliori “aiutanti biologici” che si possano introdurre in un acquario marino maturo.
Quanto aiuta l’Halichoeres chrysus contro i parassiti?
La sua fama è meritata: l’Halichoeres chrysus è davvero uno dei pesci più efficaci contro varie infestazioni. Nella maggior parte degli acquari inizia rapidamente a cacciare vermi piatti, nudibranchi delle montipora, piccoli crostacei, planarie e parassiti che si nascondono tra i coralli. Non è una soluzione magica né garantita al 100%, ma spesso è una delle migliori armi naturali a disposizione di un acquariofilo. E, per quello che posso dire io, meglio del cugino Pseudocheilinus hexataenia, non perché sia più efficiente nel rimuovere parassiti ma perché è molto più amichevole verso tutti gli altri pesci.

L’Halichoeres chrysus è un pesce fantastico contro le planarie, ma anche contro le lumachine piramidellidae che tanto affliggono le Tridacne. Un pesce sempre attivo che non dovrebbe mancare in un acquario maturo. Bellissimo ed utile, cosa volete di più?
Mangia i coralli?
No: l’Halichoeres chrysus non è un pesce corallivoro. È considerato reef-safe con qualche riserva perché può talvolta mangiare:
- vermi tubicoli;
- microfauna del fondo;
- piccoli crostacei;
- piume di spirografi e organismi simili.
Ma non rappresenta una minaccia per LPS, SPS o coralli molli. È quindi molto più gestibile e più sicuro rispetto a pesci farfalla o centropyge.

L’unica vera “attenzione” riguarda gamberetti piccoli o appena introdotti, che talvolta possono essere predati se non completamente acclimatati, e se di dimensioni molto piccole rispetto a quelle dell’Halichoeres chrysus.
Distribuzione
L’Halichoeres chrysus è ampiamente diffuso nell’Indo-Pacifico tropicale: dal Giappone meridionale alle Filippine, Indonesia, Nuova Guinea, fino a Figi e Australia. Vive tra i 5 e i 30 metri, soprattutto in zone ricche di sabbia e roccia, fondamentali per il suo comportamento naturale.

Comportamento e dimensioni dell’acquario marino consigliate
L’Halichoeres chrysus raggiunge circa 12 cm da adulto. Per ospitarlo correttamente consiglio almeno 150 litri, con fondo sabbioso morbido (indispensabile!) in cui possa interrarsi di notte o quando si spaventa. Senza sabbia fine, il pesce va incontro ad un grave stress.
È un pesce attivo ma non aggressivo, compatibile con chirurghi, anthias, pesci farfalla, gobidi, centropyge e molti altri. Sconsigliato invece l’inserimento con labridi più aggressivi, come i Thalassoma, alcuni Coris, Pseudochromis molto territoriali e, ovviamente, pesci predatori.
Come avere la maggior probabilità di allevamento
L’Halichoeres chrysus è robusto ma richiede alcune attenzioni fondamentali:
- vasca matura di almeno 6 mesi, perché possa trovare cibo in quantità;
- sabbia fine e fondo non troppo pulito, fra 3 e 5 cm;
- dieta varia: mysis, artemia, mangimi granulati di qualità con integrazione vegetale occasionale;
- non vi siano competitor alimentari particolarmente aggressivi.

Gli individui giovani si adattano meglio e diventano rapidamente parte dell’equilibrio del reef. In acquario possono essere tenuti anche in gruppo senza particolari problemi, a patto però di avere un acquario sufficientemente capiente, diciamo oltre i 500 litri. Attenzione però che è un pesce che ama saltare fuori dagli acquari aperti, per cui una rete di copertura sarebbe la benvenuta, altrimenti il rischio di trovarlo sul pavimento è, purtroppo, molto alto.
Cosa sappiamo sulla riproduzione di Halichoeres chrysus
L’Halichoeres chrysus è un ermafrodita protogino: cioè gli individui nascono femmine e, se crescono e le condizioni sociali sono appropriate, possono trasformarsi in maschi dominanti. In natura vive spesso in piccoli gruppi e il maschio dominante si riproduce con una o più femmine. La modalità di deposizione è ovipara: le uova vengono rilasciate in colonna d’acqua (spawn “pelagico”), come avviene per molti Labridi. Il maschio, da adulto, si riconosce da una colorazione più intensa, da un possibile quarto punto nero, sfumature rosate sul muso e leggera accentuazione delle marcature.
Lo sapevi che?
L’Halichoeres chrysus cambia spesso comportamento e dieta con l’età: i giovani sono più attivi e predatori, mentre gli adulti diventano più territoriali e mostrano sfumature aranciate. È uno dei pochi labridi considerati relativamente sicuri in reef ricchi di SPS, ed è famoso per il suo modo buffo di “tuffarsi” nella sabbia al minimo rumore improvviso.
Il consiglio di DaniReef: ALTAMENTE CONSIGLIATO in acquari maturi e con fondo sabbioso. Grandissimo alleato contro i parassiti, pacifico e spettacolare da osservare. Segni particolari: sempre in movimento, sempre utile!
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