
Elegante, resistente e con un muso inconfondibile: oggi parliamo del simpaticissimo Siganus vulpinus, meglio conosciuto come pesce volpe in italia e pesce coniglio faccia di volpe (Foxface rabbitfish) nel resto del mondo.
Il pesce volpe è uno degli erbivori più utili e apprezzati in acquario marino. Con il suo muso allungato e la livrea gialla brillante, sa farsi notare e, allo stesso tempo, svolge un ruolo fondamentale nel controllo delle alghe. Un animale bellissimo, ma che richiede le giuste attenzioni.
Siganus vulpinus
Il Siganus vulpinus, conosciuto anche come pesce coniglio faccia di volpe, appartiene alla famiglia Siganidae, ed è stato scoperto nel lontano 1845 dagli zoologi tedeschi Hermann Schlegel e Salomon Müller nelle isole Molucche in Indonesia. Può raggiungere una lunghezza fra i 24 cm ed i 25 cm (Scott W. Michael e Fishbase), dimensione che lo rende adatto solo ad acquari di una certa grandezza. La sua livrea è caratterizzata da un corpo giallo vivo, testa bianca con una maschera nera che attraversa gli occhi, e pinne dorsali armate di spine velenose: un sistema di difesa molto efficace contro i predatori. Pericolo anche per l’uomo stesso.

Da giovane mostra una livrea arancione di base, che con la crescita lascia spazio al suo inconfondibile giallo brillante.
Vulpinus o Lo vulpinus?
Il Siganus vulpinus non è sempre stato conosciuto con questo nome. Fino a qualche decennio fa veniva infatti classificato come Lo vulpinus, e con questa denominazione è rimasto a lungo nei libri e nelle chiacchiere degli acquariofili. Solo negli anni ’80, grazie a una revisione tassonomica, il genere Lo è stato accorpato a Siganus, che oggi rappresenta la nomenclatura corretta e universalmente riconosciuta. Capita quindi ancora di imbattersi nel vecchio nome, soprattutto in testi più datati o tra gli appassionati di lunga data, ma va considerato un sinonimo non più valido.
Habitat e distribuzione
Il Siganus vulpinus è diffuso nel Pacifico occidentale, dalle Filippine occidentali all’Indonesia e Nuova Guinea, fino alla Grande Barriera Corallina, Vanuatu e Nuova Caledonia. La sua presenza è documentata anche nelle Isole Caroline, Marshall, Nauru e Kiribati, con segnalazioni più recenti provenienti da Tonga. Vive soprattutto in lagune coralline e reef costieri, prediligendo aree ricche di coralli e alghe bentoniche di cui si nutre. Vive in lagune e barriere coralline, spesso in coppia o in piccoli gruppi, a profondità comprese fra ila superficie, o poco sotto di essa, e i 30 metri. Si muove costantemente tra le rocce e i coralli alla ricerca di alghe filamentose da brucare.

Alimentazione
In natura il Siganus vulpinus è un erbivoro, che si nutre principalmente di alghe filamentose e macroalghe. In acquario il Siganus vulpinus mostra una grande adattabilità alimentare: oltre alle alghe fresche, accetta con relativa facilità mangimi commerciali a base vegetale e integratori specifici per pesci erbivori. Tuttavia la varietà e la qualità delle fonti vegetali restano fondamentali per mantenerlo in salute.

Per garantire il benessere del Siganus vulpinus in cattività, è consigliabile offrire regolarmente alghe marine intere (Nori, Ulva, Gracilaria), integrate da mangimi secchi arricchiti con spirulina e vitamine. La presenza di fibra vegetale grezza supporta la funzionalità intestinale, mentre i composti bioattivi delle alghe rafforzano il sistema immunitario. Un’alimentazione equilibrata non solo favorisce la salute e la colorazione brillante del pesce, ma contribuisce anche al mantenimento dell’equilibrio ecologico della vasca, simulando il suo comportamento naturale di pascolo.
Per approfondire il tema dell’alimentazione dei pesci erbivori marini, puoi leggere il nostro articolo dedicato agli Acanturidi, dove analizziamo nel dettaglio il ruolo delle alghe e le corrette strategie nutrizionali da adottare in acquario.
Compatibilità in acquario e allevamento
È un pesce tranquillo e di norma poco aggressivo, che convive bene con la maggior parte delle altre specie marine. L’unica eccezione riguarda altri Siganidi o pesci simili con cui può mostrare segni di territorialità. Da giovane infatti convive e fa gruppo anche con conspecifici, ma crescendo diventa estremamente territoriale verso di essi, e può essere tenuto solo con pesci di sesso opposto con cui forma una coppia. Coppia che si crede venga mantenuta per tutta la vita.

Va allevato in vasche grandi almeno 300 litri, meglio se ricche di rocce vive e spazi per nuotare. Attenzione alle sue spine dorsali: le prime sono ricoperte di un muschio velenoso e tossico e possono causare dolore intenso se accidentalmente pungono l’acquariofilo durante la manutenzione. Quindi… maneggiare con cura.
Comportamento e dimensioni dell’acquario
Il Siganus vulpinus ha un nuoto costante e dinamico. Può superare in acquario agevolmente i 20 cm di lunghezza, quindi necessita di ampi spazi. Per questo motivo, non è adatto ai nanoreef, ma si esprime al meglio in vasche di medie e grandi dimensioni. È un pesce robusto e molto resistente, consigliato anche a chi non ha grandissima esperienza, purché sia rispettata la necessità di spazio e un’alimentazione adeguata. È infatti un erbivoro specializzato, che in natura trascorre gran parte della giornata a brucare alghe filamentose e macroalghe sulle rocce della barriera corallina, e alla base delle Acropore. Questa abitudine lo rende un alleato prezioso in acquario marino, dove contribuisce a tenere sotto controllo le proliferazioni algali che potrebbero soffocare coralli e rocce vive.

Noi, per questo motivo, lo abbiamo inserito nei migliori 9 mangiatori di alghe per acquari marini, ed un articolo è stato dedicato a questa famiglia anche da UltraMarine nel 2023 “UltraMarine Magazine 97, appena uscito, parla dei pesci coniglio“.
La riproduzione del Siganus vulpinus
In natura il Siganus vulpinus si riproduce in acque aperte, rilasciando uova e spermatozoi in colonna d’acqua, dove avviene la fecondazione esterna. In acquario la riproduzione è estremamente difficile, sia per le dimensioni richieste sia per la necessità di larve pelagiche che hanno bisogno di condizioni molto particolari. Ad oggi non si hanno notizie di riproduzioni di successo in cattività a livello domestico, ma solo in strutture di ricerca specializzate.
Lo sapevi che?
Il Siganus vulpinus possiede spine dorsali velenose. Sebbene non letali per l’uomo, possono causare dolore intenso e gonfiore, simili alla puntura di uno scorfano. Una ragione in più per maneggiarlo con estrema attenzione durante la manutenzione in acquario.
Il consiglio di DaniReef: consigliato in acquari grandi, per la sua utilità contro le alghe e il fascino della sua livrea. Non per principianti con vasche piccole. Ma attenzione alle spine!
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