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Zoomark 2017: Il bellissimo MiniOceanario ed il contest Aqua Project anche in 4K

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MiniOceanario a Zoomark 2017Concludiamo oggi la nostra serie di articoli sullo Zoomark 2017, e come si dice, lo facciamo con il botto. Grazie al bellissimo MiniOceanario.

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Si perché oggi vi mostriamo il bellissimo acquario che ha catturato tutti i visitatori del padiglione 19. Un acquario enorme, quadrato, curato da Giuseppe Nisi e Fabio Lorusso, aquascapers di fama internazionale. Entrambi fanno parte dell’associazione ITAU, ovvero ITalian Aquascapers Union. L’unione di amici aquascapers volto a far conoscere ed apprezzare l’aquascaping in Italia e nel mondo. In passato ne abbiamo parlato tanto me se volete altri dettagli vi lasciamo al link della loro pagina web a fondo articolo.

La stessa direzione dello Zoomark 2017 ha conferito a Giuseppe Nisi e Fabio Lorusso un premio speciale proprio per l’allestimento di questo magnifico acquario.

Il MiniOceanario

Danilo Ronchi di DaniReef a sinistra e Giuseppe Nisi a sinistra, coautore dell'acquario
Danilo Ronchi di DaniReef a sinistra e Giuseppe Nisi a sinistra, coautore dell’acquario

Qui sopra Danilo Ronchi e Giuseppe Nisi parlano proprio dei dettagli del bellissimo MiniOceanario. Fabio e Giuseppe infatti spiegano che è stato creato in memoria di Takashi Amano (vedi). Come tutti noi sappiamo infatti il grande maestro ha creato l’Oceanario di Lisbona (qui un nostro articolo in merito), ed i nostri due amici con questo meraviglioso progetto hanno voluto ricordarlo.

MiniOceanario a Zoomark 2017

L’acquario è davvero spettacolare. Immersivo. Totalizzante. Inutile dire, e commentare, ci è piaciuto molto, moltissimo. E per questo abbiamo anche fatto un veloce video in 4K, una risoluzione che merita se potete visualizzarla nel vostro schermo.

Prima vi facciamo vedere i bellissimi scalari che erano all’interno del MiniOceanario.

Ed ora finalmente vi lasciamo al bellissimo video di cui aspettiamo i vostri commenti.

Bhè, per noi è spettacolare, ed in effetti ci piacerebbe avere acquari simili in casa…

Ma gli acquari creati dai ragazzi di ITAU non si esauriscono certo qui, a contorno, oltre a quelli che vi abbiamo già fatto vedere nel corso dei nostri reportage, ve ne erano due piccoli ed altrettanto graziosi.

Il premio Aqua Project e la vittoria di Booty Bay


Quest’anno Zoomark ha indetto il premio Aqua Project, rivolto agli operatori del settore con sede in Italia.

Il Premio aveva l’obiettivo di valorizzare la professionalità e la creatività nella progettazione e nella realizzazione di un acquario o di un terracquario che riproducessero un ambiente naturale nel completo rispetto della flora e della fauna impiegati“.

Da quanto detto durante la premiazione dal direttore commerciale di BolognaFiere, Marco Momoli, pare che questa iniziativa abbia avuto un successo inaspettato e che sia già certa la presenza di un nuovo contest nella prossima edizione di Zoomark. Ci piace l’idea del contest ma onestamente fatto in questo modo ci piace poco. Non da parte di una struttura come lo Zoomark. Il Contest infatti era basato sulle fotografie degli acquari.

Terzo posto per Habitat Acquari di Livorno di Raffaele Riccioni.

Secondo posto per L’Arca di Noè di Vittoria Ragusa.

Al primo posto si è classificato Booty Bay di Giorgio Bianchi.

Descrizione dell’acquario e motivazioni per la scelta del vincitore

Le motivazioni della premiazione sono state: migliore armonia nella forma generale, migliore disposizione del layout, migliore ricostruzione di un ambiente naturale nel rispetto dei suoi abitanti, migliori colori.

La descrizione dell’acquario era il seguente: “vasca marina tropicale 130x65x65 in vetro extrachiaro, allestita con metodo berlinese con vano tecnico composto da criptica, refugium e sump collegati fra di loro. La filtrazione è affidata a circa 72 Kg di rocce vive indonesiane di prima scelta oltre alle alghe presenti nel refugium allestito con metodo dsb. La filtrazione meccanica è invece affidata ad uno schiumatoio e al reattore di zeolite mentre il reattore di calcio mantiene stabili i livelli della triade.

Il movimento in vasca è garantito da due pompe elettroniche e dalla risalita, mentre l’illuminazione è affidata a due plafoniere a led. La fauna presente in vasca è costituita da coralli duri sps e lps prevalentemente di origine australiana. Alcuni pesci e gamberi contribuiscono a movimentare la vasca. Il layout della vasca è stato realizzato con due atolli che sfruttano al meglio la diffusione della luce consentendo un migliore ricircolo dell’acqua“.

Complimenti quindi a Giorgio ed allo staff di Booty Bay.

Lo Zoomark 2017 è quindi finito. I nostri reportage sono conclusi, ma se volete rileggere i nostri commenti vi lasciamo al nostro Editoriale. Da cui potrete anche raggiungere direttamente tutti gli articoli da noi pubblicati a riguardo sino ad oggi.

ITAU – ITalian Aquascapers Union

Booty Bay

Arca di Noè

Habitat Acquari

Editoriale Zoomark International 2017

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