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ReefGreenTech presenta un letto fluido creato interamente con una stampante 3D

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filtro a letto fluido reefgreentech 01

La ditta francese ReefGreenTech ha proposto sul mercato francese un filtro a letto fluido costruito interamente con una stampante 3D.

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Il filtro è estremamente semplice, misura 10x9x38 cm, e contiene 1,8 litri di acqua.

Il funzionamento è estremamente semplice, la pompa alla base spinge l’acqua dentro il filtro che grazie alla speciale piastra diffusiva imprime un movimento rotatorio all’acqua, chiamato “movimento ciclonico” dal costruttore.

L’acqua porta quindi il materiale a muoversi come in un filtro a letto fluido, o addirittura meglio secondo le dichiarazioni del costruttore, poi l’acqua fluisce in alto ed esce per percolazione dal filtro.

La particolarità di questo filtro è che è stato costruito interamente con una stampante 3D il che apre scenari immaginifici. Prima di tutto sarà possibile fare il ricambio delle parti danneggiate in qualsiasi momento, senza per questo dover tenere un magazzino, inoltre potrebbe essere possibile costruire, modificare o migliorare parti del progetto in poco tempo.

filtro a letto fluido reefgreentech 02

Sarebbe ovviamente interessante avere il progetto di questo filtro per poterselo replicare a casa, ammesso di possedere una stampante 3D sotto mano.

La nostra unica perplessità su questo filtro è il funzionamento a percolazione che potrebbe essere un po’ troppo rumoroso per chi dovesse avere la sump sotto l’acquario ed il tutto in vista nella propria sala, o nella propria camera da letto, sebbene dovremmo anche considerare che in una installazione normale il flusso dovrebbe essere molto basso e quindi potenzialmente molto più silenzioso.

Vi lasciamo ad un video esplicativo del funzionamento del filtro:

https://www.youtube.com/watch?v=7HkrNsx8_XA

Il filtro viene venduto al prezzo di 62,90 euro, a cui si deve aggiungere il costo di una pompa, ammesso che non ne abbiate già una disponibile in casa. Un prezzo molto interessante per avere un piccolo filtro a letto fluido che dalla sua parte ha sicuramente il beneficio di una costruzione semplicissima anche per eventuali opere di pulizia.

Altre informazioni le trovate sul sito francese ReefGreenTech

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6 COMMENTS

  1. Carina come idea, di mio però sono ancora molto scettico riguardo l’utilizzo intensivo di prodotti creati con una stampante 3D.
    Magari mi sbaglio ma vedo queste innovative stampanti come come utili oggetti per creare campioni o pre serie prima di entrare in produzione.
    Cosa ne pensi tu?

    • Ciao Federico, perché sei scettico? Per i materiali usati? Secondo me alla fine può essere un modo anche economico per costruirsi qualcosa in casa da se, potendolo poi con il tempo migliorarlo. Poi ovvio che a livello industriale il costo di produzione non si abbatte certo con le stampanti 3D che servono solo nella fase prototipale, e che hanno consentito un notevole risparmio proprio su quella fase.
      Ma, ripeto, da dove nasce il tuo scetticismo?

      Danilo

  2. Ciao Danilo,
    qualche mese fa mi sono documentato con un amico per costruire una stampante 3D DiY, ma man mano che leggevo i vari forum, intravedevo alcune sfumature di delusione dagli utenti.
    Non so se perchè si trattava di sole stampanti DiY ma ho letto che la solidità delle realizzazioni non era massima. Il mio scetticismo di basa oltretutto sulla giovane età di questa tecnologia e quindi sulla mancanza di feedback storici su cui fare statistiche.
    Dal mio canto ritengo che l’aver accesso a queste stampanti ci dia la possibilità di “riparare” molte cose di cui è impossibile trovare il ricambio, oppure in ambito professionale, di toccare con mano un prototipo “solido” senza limitarsi ad ammirare un rendering. Rimango scettico riguardo alla commercializzazione di produzioni “in serie” di prodotti realizzati con questa tecnologia.

    • Bhè io ho visto le pompe costruite dalla Sicce con la stampante 3D e non erano male per nulla.
      Poi sul resto sono d’accordo, ma non avrei problemi sulla solidità, quella dipende dal materiale impiegato, alla fine la stampante incide…

      • In realtà la stampante fonde un composto plastico e lo deposita dove viene posizionata la testina muovendosi sui classici 3 assi.
        Pertanto se analizziamo la materia prima utilizzata e la testina di fusione che da quel che mi riguarda non è ideata per grandi produzioni ……

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