Home ARTICOLI L’incidenza del Riscaldatore nel costo di gestione di un acquario marino

L’incidenza del Riscaldatore nel costo di gestione di un acquario marino

1232
6

Purtroppo sappiamo tutti che il riscaldatore incide tantissimo nei costi di gestione del nostro acquario, ma la vera domanda è, quanto incide realmente?

Quanto devolviamo in media ogni mese per riscaldare il nostro acquario?

Io ho investigato un po’ sulle cose ed ho scoperto dei numeri interessanti.

Partiamo dalle condizioni al contorno per avere una idea di come rapportare le vostre condizioni al contorno con le mie, in modo che i numeri siano significativi anche per voi.

Amtra sconto 20%

La mia vasca misura 130x60x50h, quindi prendiamo come riferimento un acquario da 390 litri, riscaldato con un riscaldatore tradizionale da 300 watt, come quello riportato nell’immagine sopra.
Quindi possiamo già considerare un numero matematico significativo, per confrontare i vostri sistemi con il mio dobbiamo considerare un riscaldatore ipotetico che abbia una potenza pari al 75% della capacità del vostro acquario in litri.

Non preoccupatevi se avete vasche piccole e usate riscaldatori sovradimensionati, alla fine dei conti utilizzare un riscaldatore da 300 watt per 2 ore è assolutamente equivalente ad utilizzare un riscaldatore da 150 watt per 4 ore. Purtroppo non cambia l’efficienza ed il sistema rimane esattamente equivalente.

La temperatura dell’ambiente è fondamentale, in quanto incide fortemente sulla differenza di incremento termico necessario al nostro sistema. In inverno nel mio appartamento ho circa 21 gradi fino alle 11 di sera, che poi calano a 19 per tutta la notte rimanendo costanti.
Anche la differenza di un solo grado è estremamente significativa, come vedremo dopo.

Giocano poi un ruolo fondamentale le luci che illuminano il nostro acquario. Nel mio caso ho una plafoniera Elos E-Power, Hqi quindi da 2×250 watt, tenuta a circa 30 cm dall’acquario, e che posso assicurarvi che riscalda davvero tanto.

Inoltre andrebbero anche considerate le pompe interne all’acquario che sono in grado di cedere all’acquario gran parte della loro energia termica e che quindi agiscono come piccoli (o grandi) riscaldatori. Dato che il riscaldamento dato dalle pompe si ha per effetto joule, un metodo (molto) approssimato potrebbe essere quello di calcolare la potenza reale delle pompe, e non quindi quella di targa, diminuirla di un 30% circa che tiene conto della bassa efficienza delle pompe stesse nel trasmettere calore. Per facilitare i vostri calcoli direi quindi di considerare circa 35% del totale della potenza utilizzata nel vostro acquario. Occhio che le vortech, avendo il motore esterno, non rientrano nei calcoli, così come tutte le pompe esterne, come può essere quella del reattore di calcio.

Nel mio caso io ho:
Eheim 1260 – schiumatoio: 65 watt
Eheim CompactPlus 2000 – risalita: 32 watt
2 Tunze Stream 6105 usate alternate – movimento: 22 watt massimi
Maxijet 200 – alimentazione reattore di calcio: 5 watt

Totale: 124 watt massimi, considerandone circa il 35% è come se avessimo un ulteriore riscaldatore da 43 watt, non è molto… Ma dobbiamo considerare che nelle ipotesi fatte è sempre costantemente acceso… Come dire che in un giorno abbiamo 1kw, nel mio caso, di energia termica in gioco… Poco più 3 ore di utilizzo di un riscaldatore da 300 watt…

Torniamo alle rilevazioni fatte nella mia vasca.

Grazie al software del Biotopus che ogni giorno a mezzogiorno preciso mi manda un sms con i principali parametri del mio acquario marino, in un momento in cui tutte le luci sono ancora spente, ho possibilità di monitorare, ai fini di questo articolo, il valore di temperatura e lo stato di accensione del riscaldatore.
Ho raccolto ed analizzato i dati da novembre 2010 a maggio 2011, che raggruppati sono i seguenti:

Periodo Temperatura minima
a mezzogiorno
Ore medie giornaliere
di utilizzo del riscaldatore
Costo mensile
Novembre 2010 24,8 gradi 10,7 ore 24,96 euro
Dicembre 2010 24,5 gradi 7 ore 16,85 euro
Gennaio 2011 24,1 gradi 4,8 ore 10,14 euro
Febbraio 2011 24,1 gradi 4,7 ore 10,30 euro
Marzo 2011 24,1 gradi 3,1 ore 7,49 euro
Aprile 2011 24,3 gradi 2,5 ore 5,62 euro
Maggio 2011 24,7 gradi 1,5 ore 2,81 euro
Metodologia di calcolo:

Dapprima ho verificato più volte durante l’inverno che il riscaldatore non si accendesse mai entro 3 ore dallo spegnimento delle Hqi, quindi ho considerato solo 12 ore in cui si sarebbe potuto accendere il riscaldatore.
Avendo un numero di dati sufficientemente elevato e che ho ritenuto statisticamente significativo, ho considerato il numero di accensioni del riscaldatore a mezzogiorno di ogni singolo giorno ricavandone una percentuale, quella percentuale moltiplicata per 12 ore mi ha dato le ore in cui il riscaldatore rimaneva acceso durante la giornata.

È significativo notare che con una temperatura minima impostata di 24,7 gradi a novembre ho ottenuto l’accensione del riscaldatore per ben 10,7 ore su 12! Pur considerando l’apporto stimato di ben 1kw al giorno dato dalle pompe il mio riscaldatore ha “erogato” ben 3.210 watt!!! Il tutto per mantenere l’acquario ad una temperatura di 5,7 gradi più alta rispetto alla temperatura ambiente.

Togliendo 0,3 gradi all’intervento del riscaldatore, nel mese di dicembre l’utilizzo del riscaldatore è calato tantissimo, a sole 7 ore di intervento, e quindi 2100 watt.

Calando ancora a 24 gradi come impostazione minima invernale sono arrivato ad un valore costante fra gennaio e febbraio di poco meno di 5 ore e quindi di 1420 watt circa.

Poi a marzo aprile e maggio le giornate hanno cominciato a scaldarsi e l’uso del riscaldatore ha cominciato a scemare, anzi sono 2-3 giorni che ha cominciato a funzionare per qualche minuto il refrigeratore verso la fine della giornata.

I costi sono quindi diminuiti dai 25 euro iniziali per tenere 24,7 gradi a 10 euro per 24 gradi, una differenza enorme, soprattutto se rapportata ai 5 mesi freddi invernali, dove sommandoli otterremmo 125 euro contro 50… Considerando il costo del kwh a 0,26 euro.

Ora capisco anche perché quando avevo la lampada con le t5, ma analogo discorso si potrebbe fare con i led, avevo un consumo elettrico molto maggiore, sia perché l’apporto calorico di una tale plafoniera è molto limitato, sia perché avevo impostato una temperatura minima non inferiore a 26 gradi.

Vi consiglio quindi, se volete risparmiare, di impostare un temperatura minima vicino ai 24 gradi, temperatura che non è comunque nociva per i coralli ed è addirittura ottimale per i pesci visto l’alto contenuto di ossigeno che una tale configurazione regala.

Aquarium Systems - Solutions proven by scientists for MORE THAN 50 YEARS

6 COMMENTS

  1. Ciao, secondo me sarebbe molto interessante sapere quale riscaldatore è più efficiente, ossia quello che scambia più velocemente il calore con l’acqua

    • Ciao Martino, grazie del commento.

      In effetti i riscaldatori tradizionali, per via del modo in cui sono costruiti dovrebbero avere tutti la medesima efficienza, forse quelli in titanio potrebbero essere leggermente più performanti. Grazie però dell’idea, ora penso a come svilupparla ed a come metterla in pratica.

      Danilo

  2. Pensando poi alle plafoniere a LED, che si stanno ormai affermando, secondo me non sarebbe assurda l’idea di trovare un modo per “portare” il calore dal dissipatore in acqua.
    Sappiamo che i LED scaldano molto SOPRA di loro e mandano poco calore SOTTO di loro, praticamente l’opposto delle HQI.
    Quindi d’inverno potremmo usare il calore per scaldare l’acqua, mentre d’estate deviarlo verso l’esterno, come avviene di default con le ventole poste su quasi tutte le plefoniere, sia in commercio che autocostruite.

    Se dovessi farmene una… cercherò sicuramente di realizzare qualcosa del genere 😉

  3. PER UTILIZZARE IL CALORE PRODOTTO DAI LED SAREBBE DA MONTARLI SU DEI PROFILATI IN ALLUMINIO A FORMA DI T ….I LEDI DA MONTARLI NELLA PARTE ALTA DELLA T E LA LINEA VERTICALE DELLA TI A FORMA DI QUADRATO RIVESTITO ALL’INTERNO DI GUAINA …ALL’INTERNO DI QUESTA CANALETTA FARCI PASSARE INTERNAMENTE L’ACQUA PROVENIENTE DALL’ACQUARIO TRAMITE UNA POMPETTA RACCORDATA A QUESTA CANALETTA TRAMITE DEGLI APPOSITI RACCORDI….LA POMPETTA POTERBBE ESSERE GESTITA DA UN CONTROLLOR CHE LA GESTIREBBE IN BASE ALLA TEMPERATURA DELLA VASCA….LO STESSO CONTROLLER GESTIREBBE LE VENTOLE CHE ENTREBBERO IN FUNZIONE SULLA BARRA PER RAFFREDDARLA QUANDO LA POMPETTA SAREBBE PERMA ….CHE NE DITE???

    • Sicuramente potrebbe funzionare. Però sarebbe esteticamente orribile nella maggior parte dei casi. E per me l’estetica della vasca è fondamentale. Però sicuramente l’idea potrebbe funzionare. Ci vorrebbe qualche grossa azienda attenta allo stile come Elos o Vertex che ci possano lavorare sopra.

      Grazie

      Danilo

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.