
“Hai un reattore di macroalghe e i nutrienti ti stanno salendo lo stesso?” Il problema potrebbe non essere il numero dei pesci… ma una mancanza di ferro, iodio e manganese. La tua Chaetomorpha te lo sta segnalando: cresce più lentamente, diventa pallida e si sfalda.
L’utilizzo del reattore di macroalghe è una delle strategie più efficaci per la gestione di nitrati e fosfati in un acquario marino di barriera.
Tuttavia, spesso si trascura un aspetto cruciale: la disponibilità di oligoelementi essenziali come ferro (Fe), iodio (I) e manganese (Mn). Quando questi elementi diventano carenti, il reattore perde rapidamente efficacia, con conseguenze dirette su tutto l’ecosistema.
In realtà, a subire il danno non saranno solo le vostre amate alghe verdi del reattore, ma anche — e soprattutto — i coralli stessi.
Perché Ferro, Iodio e Manganese sono fondamentali per il reattore di macroalghe

Le macroalghe svolgono la loro funzione grazie a processi biochimici altamente dipendenti da questi elementi.
- Il ferro è indispensabile per la sintesi della clorofilla e la fotosintesi;
- Lo iodio agisce come antiossidante e protegge le cellule dallo stress ossidativo;
- Il manganese è un cofattore essenziale negli enzimi che facilitano la fotosintesi e la crescita.
Se uno di questi oligoelementi manca, le macroalghe rallentano la crescita e si deteriorano, limitando così la loro capacità di assorbire nutrienti dall’acqua. Di conseguenza, nitrati e fosfati tendono a risalire, alterando l’equilibrio dell’intero sistema. Anche i coralli potrebbero quindi seguire il destino delle macroalghe con lenti tiraggi dal basso, assottigliamento del tessuto ed una latente incapacità di far crescere il loro piede basale.
Arrivati a questo punto potrebbe essere utile rileggere anche questi articoli presenti sul nostro Magazine:
- ADVANCED: L’importanza del Ferro +2 negli Acquari Marini;
- Amtra Flora X integratore di ferro e microelementi per acquari;
- I rischi dell’utilizzo delle Macroalghe nei refugium degli Acquari.



I rischi di un reattore di alghe “affamato”

Quando il reattore si riempie troppo o non si rinnova regolarmente la biomassa, le macroalghe tendono a saturare lo spazio e a consumare più rapidamente ferro, iodio e manganese. In assenza di integrazioni costanti, si sviluppano carenze progressive che riducono la fotosintesi — un effetto che si riflette anche nei coralli ospitati — con conseguente diminuzione della capacità di assorbire nutrienti, aumento anomalo di nitrati e fosfati nell’acquario e stress generalizzato per tutti gli organismi, in particolare per i coralli.
L’impatto sulle macroalghe e sui coralli

Non solo il reattore si indebolisce, ma anche i coralli soffrono in modo più subdolo. Quando il ferro è carente, i coralli appaiono meno pigmentati e la loro crescita rallenta; la mancanza di iodio provoca colori slavati e una maggiore vulnerabilità allo stress; infine, la carenza di manganese riduce l’efficienza della fotosintesi, rendendo il tessuto corallino più sottile e fragile. Questi effetti combinati possono portare a un peggioramento generale della salute della vasca, spesso non immediatamente evidente se non attraverso analisi ICP o osservazioni attente.


Come definire un protocollo di dosaggio efficace per macroalghe
Dato che il reattore di macroalghe “mangia” ferro, iodio e manganese, è fondamentale:
- Integrare regolarmente questi oligoelementi in base al volume d’acqua e alla biomassa di alghe;
- Monitorare la crescita delle macroalghe e rimuovere periodicamente la biomassa eccessiva;
- Effettuare test ICP periodici per calibrare e adeguare i dosaggi;
- Preferire prodotti con dosaggio chiaro, come quelli commerciali, per un controllo più preciso;
- Dosare più volte a settimana, soprattutto in vasche con reattori di macroalghe spinti.

Tabella riassuntiva: effetti e gestione
| Oligoelemento | Ruolo principale | Sintomi di carenza | Frequenza integrazione |
| Ferro (Fe) | Sintesi di clorofilla e fotosintesi | Pallore e crescita rallentata | Se carente 2-3 volte a settimana |
| Iodio (i) | Antiossidante, pigmentazione | Colori slavati e vulnerabilità allo stress | Se carente 2-3 volte a settimana |
| Manganese (Mn) | Enzimi fotosintetici | Tessuti sottili e fotosintesi | 2 volte a settimana |
Valori ottimali di Ferro, Iodio e Manganese in acquario marino
Questi sono i range raccomandati per una vasca reef, in particolare se si utilizza un reattore di macroalghe attivo (Chaetomorpha, Caulerpa, ecc.):
| Elemento | Range consigliato | Funzione principale | Frequenza consigliata di dosaggio in vasche con macroalghe |
| Ferro (Fe) | 1-2,3 µg/L | Cofattore enzimatico, fondamentale per fotosintesi e crescita delle macroalghe | 2–4 volte a settimana (anche giornalmente in reattori molto attivi) |
| Iodio (i) | 55-80 µg/L o 0,05-0,08 mg/l | Stimola crescita di coralli molli e zoantidi, supporta la pigmentazione | 2–3 volte a settimana o giornalmente in vasche con forti carichi biologici |
| Manganese (Mn) | 1-3 µg/L | Cofattore per enzimi antiossidanti, favorisce la divisione cellulare nelle alghe | 1–2 volte a settimana, anche giornalmente in caso di consumo rapido |
Nota: questi valori sono da considerarsi orientativi. In presenza di consumo rapido (vasche con reattori molto spinti), è preferibile microdosare frequentemente piuttosto che fare dosi massicce saltuarie.
Per le misurazioni è sicuramente imprescindibile dover fare periodicamente un test ICP-OES, analisi ad alta precisione (es. OceanLife, Triton, ATI, etc). Ma è fondamentale anche il controllo indiretto: osservare la crescita e il colore delle macroalghe può dare indizi visivi estremamente utili. Alghe pallide possono avere carenze, alghe marroni potrebbero avere stress da luce o da nutrienti.
Strategie di mantenimento
- Avviare il protocollo con dosi conservative (es. 1/4 della dose suggerita);
- Aumentare gradualmente fino a stabilizzare i livelli;
- Osservare la Chaetomorpha: quando cresce sana, compatta, verde brillante → siamo nel range giusto;
- Controllare mensilmente via ICP, anche un controllo settimanale potrebbe essere utile nel momento di messa a punto del protocollo.
Conclusione
Per mantenere efficiente un reattore di macroalghe serve equilibrio: una massa algale in crescita costante, spazio sufficiente e integrazione regolare di ferro, iodio e manganese, i veri “carburanti” del sistema. Una piccola integrazione continua è meglio di dosi massicce occasionali.
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