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AQPET Bio Neptune NEXUS: una novità nel mondo della filtrazione

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Nel mondo dell’acquariologia, ogni tanto arriva un prodotto che rompe gli schemi. Il nuovo AQPET Bio Neptune NEXUS sembra proprio volerlo fare, portando nel settore dei prefiltro esterni un approccio modulare e intelligente, pensato per semplificare la manutenzione e migliorare la stabilità del sistema.

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Parliamo di un prefiltro esterno modulare che sta già facendo parlare di sé per la sua impostazione tecnica, pensata per semplificare la manutenzione e migliorare la qualità dell’acqua sia in acquari d’acqua dolce che marini. Al momento si tratta di una novità uscita da poco, quindi non di una recensione, ma l’approccio costruttivo e l’idea dietro al progetto meritano di essere analizzati. E come sempre, su DaniReef ci riserviamo di provarlo presto nel nostro LAB, dove ogni prodotto viene testato nel concreto, con dati e strumenti reali.

Un prefiltro “intelligente”

Secondo la scheda tecnica, il Bio Neptune NEXUS agisce come una barriera meccanica posta a monte del filtro principale.
Il suo compito è intercettare detriti, sedimenti e residui organici prima che questi raggiungano i materiali biologici o le spugne interne, riducendo l’intasamento e mantenendo stabile il flusso d’acqua.

In teoria, questo tipo di prefiltrazione dovrebbe tradursi in: maggiore costanza dei parametri, minore frequenza di manutenzione,
e una migliore efficienza biologica del filtro principale.

L’idea non è nuova, ma il design modulare e la presenza di valvole di isolamento integrate sembrano portarla a un livello più pratico e sicuro, anche per acquari già avviati.

💡 Lo sapevi che…

Ogni grammo di detrito organico rimosso prima del filtro biologico evita la produzione di ammoniaca e nitriti? La filtrazione preventiva è il primo passo verso un ecosistema più stabile.

Un modulo espandibile

Una delle caratteristiche più interessanti del NEXUS è la possibilità di inserire materiali filtranti aggiuntivi. Oltre a bloccare lo sporco, può diventare un piccolo modulo di filtrazione chimica o biologica: carbone attivo, zeolite, resine o persino cannolicchi. Un concetto che apre la strada a una gestione personalizzabile del filtro, simile a ciò che già avviene nelle sump marine più evolute.

Resta da verificare quanto flusso effettivo riesca a mantenere con materiali aggiuntivi all’interno — un aspetto che sarà interessante testare, soprattutto per chi ha vasche di dimensioni medio-grandi o layout piantumati con filtri già al limite.

Installazione e manutenzione

Altro punto da sottolineare è la manutenzione semplificata. Le valvole integrate permettono di isolare il Nexus dal circuito senza svuotare l’impianto o perdere acqua. È un dettaglio tecnico importante, che riduce i tempi di pulizia e il rischio di errori durante lo smontaggio.

Lobophyllia da Coral Explorers
Lobophyllia da Coral Explorers

Si installa facilmente su linee di aspirazione o mandata, con attacchi standard, quindi compatibile con la maggior parte dei filtri esterni in commercio. Una soluzione apparentemente plug-and-play, utile tanto per chi cerca pulizia extra in un acquario marino, quanto per chi vuole ridurre la manutenzione in un plantacquario.

Cosa ci aspettiamo di scoprire

L’interesse maggiore, da un punto di vista tecnico, sarà capire quanto il Nexus influisca realmente sulla qualità dell’acqua e sulla portata nel tempo. Un prefiltro aggiuntivo, infatti, può essere un’arma a doppio taglio: protegge, ma se gestito male rischia di diventare un accumulo di detriti. Solo un test pratico potrà dirci se il bilanciamento tra efficienza e semplicità d’uso funziona davvero come dichiarato.

Aquascaping a Vivarium
Aquascaping a Vivarium

Nel frattempo, il concetto è chiaro: ridurre il lavoro del filtro principale e aumentare la stabilità del sistema. Una strada su cui la tecnologia acquariofila si sta muovendo sempre di più. E AQPET, con questo prodotto, sembra voler spingere in quella direzione.

In Conclusione

Il Bio Neptune NEXUS rappresenta una delle novità più interessanti del 2025 nel campo della filtrazione. Se manterrà le promesse, il NEXUS potrebbe rappresentare una delle soluzioni più interessanti per chi cerca efficienza e praticità senza stravolgere il proprio impianto. Come sempre, cercheremo di scoprirlo presto sul campo, nel nostro DaniReef LAB.

Riferimenti

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