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Paracanthurus hepatus: come, perché e soprattutto dove allevarlo

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Paracanthurus hepatus: come, perché e soprattutto dove allevarlo
Paracanthurus hepatus

Il Paracanthurus hepatus è uno dei pesci più amati e più comuni in acquariofilia, ma abbiamo acquari adatti a lui? Scopriamolo assieme.

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Paracanthurus hepatus

Il Paracanthurus hepatus fa parte dei pesci chirurgo. I pesci chirurgo comprendono 3 sottofamiglie, 6 generi e 72 specie. Fanno tutti parte dell’ordine Perciformes, sottordine Acanthuroidei e famiglia Acanthuridae.

I pesci chirurgo sono particolarmente interessanti in acquario per la loro bellezza, per la loro semplicità di allevamento, la loro robustezza ed il loro scarso interesse per qualsiasi corallo, sia esso a polipo piccolo, a polipo lungo o molle. E l’hepatus non fa eccezione.

Dal punto di vista fisico i pesci chirurgo sono caratterizzati dall’essere compressi lateralmente con una lunga pinna dorsale, una piccola bocca pronunciata, ed un aculeo mobile (o spine immobili). Tutti gli appartenenti a questa famiglia di pesci sono inoltre caratterizzati dall’avere un intestino molto lungo adatto ad una dieta prettamente vegetariana composta principalmente da alghe.

L’hepatus (rigorosamente con l’iniziale minuscola) è l’unico esemplare del genere Paracanthurus, che fa parte della sottofamiglia più estesa e di maggior interesse acquariofilo, l’Acanthurinae. Questa sottofamiglia ha una singola spina per parte che rimane aderente al corpo e che può venire estratta per necessità come strumento di offesa o difesa, la famosa lama da cui è nata la dizione “pesce chirurgo”, e che può essere pericolosa anche per gli esseri umani.

Il Paracanturus hepatus ha bisogno di molto molto spazio per il nuoto ed una dieta prettamente vegetariana composta soprattutto da alghe vive presenti in acquario. Non è un pesce dominante ma ha bisogno di molti anfratti dove potersi nascondere ed anche sdraiare. Il Paracanthurus è un pesce molto attivo nel nuoto, non stupitevi se anche la notte lo trovaste in giro e non nascosto come preferisce fare, gradisce quindi un acquario con una dimensione fortemente maggiore delle altre, a parità di volume, di forti correnti e di un’acqua quindi molto ossigenata. L’hepatus raggiunge velocità molto elevate nel nuoto con il loro caratteristico moto ondulatorio. Anzi, proprio il suo caratteristico nuoto, molto simpatico, lo ha caratterizzato a tal punto da farlo diventare il protagonista del film Nemo come sappiamo tutti, con il nome di Dory.

Il Paracanthurus, può raggiungere la ragguardevole dimensione di 31 cm secondo il noto portale fishbase.org. Una dimensione che onestamente non ho mai riscontrato neppure negli acquari più grandi che abbia visto. In genere può arrivare a 20 cm, non oltre, dimensione che è comunque ragguardevole e di cui dovremmo tenerne conto prima di acquistare questo simpatico pesce. Pur essendo un pesce da branco, come quasi tutti gli acanturidi, in acquario viste le ridotte dimensioni, ne deve essere allevato un solo esemplare. Così come è tassativamente sconsigliato allevare assieme a lui un pesce che abbia il blu come colore dominante.

Paracanthurus hepatus: come, perché e soprattutto dove allevarlo

Il Paracanthurus hepatus viene anche comunemente chiamato pesce chirurgo blu, proprio per sottolineare l’estrema popolarità di questo pesce. Il corpo è di un blu molto acceso con una striscia nera che parte dall’occhio ed arriva alla pinna caudale, vellutato al tatto come la maggior parte dei suo consimili. All’interno di questa striscia si forme il caratteristico disegno di un ovale blu, La pinna dorsale come quella anale sono del caratteristico colore blu e nero, mentre quella caudale è di un giallo molto acceso con contorni neri. Le pinne pettorali partono con il nero e finiscono anch’esse con il giallo. La faccia è nera con delle piccole macchie, come fossero lentiggini, nere.

Distribuzione

L’areale in cui vive è molto ampio. Parte dalle coste dell’Africa orientale, ma non nel Mar Rosso, fino alla Grande Barriera Corallina Australiana, e a nord fino a toccare il Mar del Giappone. Un areale piuttosto vasto ma concentrato soprattutto nella sponda pacifica.

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Comportamento

Il comportamento dell’hepatus è estremamente singolare. Sembra quasi scherzare quando si muove, nuota velocemente, si ferma, cambia direzione, riparte. Instancabile. Incurante degli altri coinquilini che tollera piuttosto bene. A patto di non inserire peschi chirurgo di livrea simile come l’Acanthurus leucosternon e lo Zabrasoma xanthurum, dove spesso e volentieri potrebbero esserci lotte fino all’ultimo sangue, forse non tanto per lui quanto per la maggiore aggressività degli altri due. La convivenza con questi due pesci è possibile ma poco probabile, per cui io vi sconsiglio di provarci, a meno di avere acquari superiori ai 1000 litri.

Paracanthurus hepatus: come, perché e soprattutto dove allevarlo
Paracanthurus hepatus

Guardandolo noterete che è un nuotatore instancabile, anche se spesso potreste trovarlo nascosto o addirittura coricato sotto alle rocce. Si, è normale. Ovviamente più l’acquario è lungo meglio è per lui. Nuoterà sempre avanti ed indietro. Incessantemente. Con il suo caratteristico moto ondulatorio a velocità ed accelerazioni differenziate.

Paracanthurus hepatus: come, perché e soprattutto dove allevarlo
Paracanthurus hepatus

Alimentazione

Tutti i pesci chirurgo, come abbiamo detto, ed anche l’hepatus non fa eccezione, devono mangiare soprattutto alghe. Vanno bene quelle che crescono in acquario, ma anche le alghe nori che possiamo comprare al supermercato. Io vi consiglio comunque di utilizzare mangime granulare di ottima qualità in modo che possa donarvi sempre i suoi colori fantastici.

Paracanthurus hepatus: come, perché e soprattutto dove allevarlo

Dimensioni dell’acquario marino consigliate

Questo è un tasto dolente, perché come abbiamo visto i Paracanthurus hepatus crescono tanto, e tendono ad essere insofferenti in acquari piccoli. Un acquario da 500 litri sarebbe la cosa migliore per loro, sebbene non sia una dimensione perfetta. Una dimensione prevalente sull’altra è fortemente consigliata. Possono essere tenuti in acquari più piccoli, ma con un certo rischio, fino ad un minimo di 400 litri solo se una dimensione è predominante sull’altra. Ad esempio meglio un acquario da 130x60x50h che un acquario di simile volume ma da 80x80x60h per capirci. Sarebbe consigliato non andare mai sotto a questi valori per non trovarsi con un pesce stressato e maggiormente soggetto a parassitosi varie, come i puntini bianchi. Come per la maggior parte dei pesci è consigliabile introdurlo giovane, ma è sconsigliabile l’acquisto se di dimensioni minime, 1 o 2 cm, in quanto la mortalità è diventa elevatissima.

I primi bellissimi piccoli di Paracanthurus Hepatus sopravvissuti alla riproduzione in cattività
I primi bellissimi piccoli di Paracanthurus Hepatus sopravvissuti alla riproduzione in cattività

Allevamento

Se avete un acquario idoneo questo è un pesce che con il suo comportamento non vi deluderà. Simpatico e vivace il suo più grosso problema è che preclude la convivenza con l’Acanthurus leucosternon. Non presenta difficoltà di allevamento, se non la fase molto critica dell’acclimatazione. In genere mangia tranquillamente di tutto, ma dovete pensare ad alimenti proteici vista la forte vocazione al nuoto. E’ un pesce che in acquari adatti è piuttosto longevo, ed è sempre in mostra di se. E’ uno di quei pesci che non rischiate certo di non vederlo.

Il consiglio di DaniReef: FORTEMENTE CONSIGLIATO MA IN ALMENO 500 LITRI (400 IN CASI PARTICOLARI)

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Paracanthurus hepatus
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