
Illuminazione e nutrienti in acquario marino: la lezione di John Yull di ReefWorks per far crescere coralli SPS in modo spettacolare. Un’intervista imperdibile realizzata da WWC – World Wide Corals.
Quando Vic e il team di WWC sono entrati nel negozio–laboratorio di John Yull, ad Austin in Texas, l’impressione è stata immediata: non ci si trova davanti a un semplice acquario, ma a un vero frammento di barriera corallina cresciuto tra esperienza, metodo e passione.
John alleva coralli da più di 25 anni, e da oltre venti gestisce ReefWorks, punto di riferimento per acquariofili di tutto il Paese. Questa intervista apre una finestra più sul concetto di stabilità che di numeri veri e propri seguite il video e scoprirete cosa intendiamo.
Video intervista di John Yull by WWC
Un sistema enorme
Il cuore del progetto è un impianto collegato: due vasche da 310 galloni l’una, un display o vasca principale da 540 galloni e sump e vasche di taleazione in un circuito unico per un totale di 4.391 litri di sistema.



Nel 2020 una gelata eccezionale – il famoso Texas Freeze – ha messo tutto in pericolo. Molti avrebbero mollato, lui no: ha ricostruito il sistema ripartendo da piccoli frammenti. Oggi quelle colonie sono diventate strutture ramificate gigantesche, alcune tanto cresciute da emergere sopra il pelo dell’acqua quando le pompe si fermano per la manutenzione.
Parametri: stabilità, non perfezione
Questa intervista mette in luce soprattutto un concetto: per John conta più la stabilità che il “numero perfetto”. Guardando il video si capisce subito cosa intenda:
- Nitrati: 10–15 ppm;
- Fosfati: 0,1–0,2 ppm;
- Alcalinità: 7,5 dKH;
- Calcio: 400–420 ppm;
- Magnesio: 1.350 ppm;
- pH: 8,2–8,6 di giorno.
Valori leggermente più alti di quelli “da manuale”, ma sempre costanti: ed è proprio questa costanza, sottolinea John, a fare la differenza.
Illuminazione prevalentemente blu


Molti visitatori restano stupiti: con coralli così imponenti ci si aspetterebbero valori PAR altissimi. Invece John utilizza Radion G4 (ben 6 sulle vasche più piccole) e 8 G5 sulla vasca più grande con spettro molto blu, puntando a circa 350 PAR al centro vasca, fino a 600–700 PAR solo sulle punte più esposte. Colonie di Acropora e Montipora prosperano anche in zone d’ombra (80-160 Par). La chiave è una luce blu calibrata che stimola la fluorescenza e riduce lo stress, unita alla costanza dei nutrienti.
Lo sapevi che?
Alcune Acropore possono adattarsi a zone con meno di 100 PAR, se i nutrienti sono stabili e il flusso è elevato. È la costanza a determinare la crescita, non la luce estrema.
Colonie madri spettacolari
Camminando lungo la vasca principale si incontrano vere sculture viventi:
Acropora tabulari larghe decine di centimetri, montipore che formano “piatti” multipiano e seriatopore che creano intricate foreste di rami.

Alcune colonie sono talmente grandi che, quando le pompe si spengono per la manutenzione, sporgono all’aria come coralli di marea. John le chiama “le mie veterane” e da esse ricava frag per clienti e amici.
Nutrizione quotidiana e microelementi



Il rituale alimentare è preciso: mangime automatico con pellet Spectrum ogni mattina più abbondanti PE Mysis la sera.
Cambi d’acqua automatici da 10 galloni al giorno (37 litri) con sale Reef Crystals, mantengono costanti gli equilibri ionici. Per i microelementi John si affida ad analisi ICP mensili, correggendo dosaggi di iodio, ferro, stronzio e oligoelementi tramite il controllo Apex e Trident.
Filosofia di un professionista
“Allevo coralli perché li amo, non per farne solo business”. Una frase che riassume perfettamente il suo approccio: niente scorciatoie, solo pazienza, osservazione e passione. Ogni visita nel suo negozio diventa una lezione di biologia applicata: dalla chimica dell’acqua alle strategie di flusso e illuminazione.
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L’acquario di John Yull dimostra che stabilità e dedizione battono qualunque ricetta miracolosa. Mantenere nutrienti costanti, fornire una luce blu bilanciata, curare i microelementi e osservare ogni segnale dei coralli: sono questi i veri segreti dietro una crescita spettacolare delle colonie SPS.
Chiunque visiti ReefWorks non porta a casa solo frag di corallo, ma una lezione: la barriera è un organismo complesso, e chi la ama davvero impara ad ascoltarla giorno dopo giorno. Noi abbiamo visitato lo stand in occasione di ReefApalooza 2024 ad Orlando.
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