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Capire i colori più difficili dei coralli: la trilogia blu, rosso e giallo

Capire i colori più difficili dei coralli: la trilogia blu, rosso e giallo

I colori dei coralli non sono tutti uguali. Alcuni si accendono facilmente sotto una buona luce, altri invece sembrano voler sparire al minimo errore di gestione. Ed è proprio da questa sfida che nasce la nostra nuova trilogia dedicata ai colori più difficili da ottenere e mantenere in acquario: blu, rossi e gialli.

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Tre articoli scritti con il rigore di un biologo e con la franchezza di chi passa più tempo con le mani in sump che sulla tastiera: dati scientifici, ICP, differenze tra metodi (Zeovit, Fauna Marin, Triton, Aquaforest, etc) e consigli pratici per chi vuole davvero portare la propria vasca al livello successivo.

Avete presente i coralli verdi? Certo che sì. Sono ovunque. Basta accendere una buona plafoniera e, come per magia, la vasca diventa una distesa di coralli di color smeraldo. Bellissimi, certo… ma ammettiamolo: il verde è il colore “facile”, quello che non ti mette mai in difficoltà. Ecco perché in questa nuova serie di articoli abbiamo deciso di saltare i verdi a piè pari.

Non è snobismo, è solo che per chi alleva coralli da anni il vero divertimento comincia quando si cercano le sfumature più rare e capricciose: i blu profondi, i rossi accesi, i gialli brillanti. Preparati, quindi: ne leggerete di tutti i colori. Letteralmente.

Perché una trilogia sui colori “difficili”

Blu e viola: i più ambiti e i più insidiosi

Il primo articolo vi porterà nelle profondità del blu. Parleremo di come il potassio, lo iodio ed il ferro si intreccino con uno spettro LED dominato dal blu e con nutrienti prossimi allo zero. Sono i colori che fanno sognare chi alleva SPS… e che mettono in crisi chi non tiene d’occhio ogni parametro.

Rossi e rosa: i più capricciosi

Nel secondo capitolo scopriremo come ferro, manganese e iodio possano infiammare i tessuti dei coralli, ma solo se la luce contiene quella giusta componente calda. I rossi non perdonano: bastano pochi giorni di nutrienti sbilanciati per trasformare un cremisi brillante in un rosa slavato.

Gialli: i più ingannevoli

Infine, parleremo del giallo, il colore che più di tutti ama confondere le idee. Sì, perché un corallo che nasce verde può sembrare giallo se bombardato da PAR sopra i 600 o da un forte picco di luce rossa. Ma non fatevi ingannare: quella non è vera genetica gialla, è solo fotoconversione temporanea. Nel nostro terzo articolo vi spiegheremo come distinguere i coralli gialli autentici da quelli “forzati”, e quali microelementi – dallo zinco al ferro – servono davvero.

Perché i verdi restano fuori

I verdi sono i cugini facili della famiglia. Stanno bene quasi con qualsiasi luce, non richiedono microelementi miracolosi e, diciamolo, sono dappertutto. Bellissimi, ma non sono loro la sfida. Per questo li lasciamo a fare da sfondo, mentre ci concentriamo sui colori che davvero mettono alla prova chi ama spingersi oltre.

Cosa vi aspetta

Una trilogia scritta con il rigore di un biologo ma con la franchezza di chi passa più tempo con le mani in sump che sulla tastiera: dati scientifici, ICP, confronti tra metodi (Zeovit, Fauna Marin, Triton, Aquaforest…) e consigli pratici per portare davvero la vasca al livello successivo.

La prossima uscita? Il blu profondo. Nel parleremo lunedì prossimo.
Tenete pronti i test ICP e date un’occhiata ai canali LED: tra poco cominciamo davvero a colorare.

Leggi anche gli articoli della serie “Colori dei coralli”:

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