Compatibilità
Gli scalari vanno allevati in coppie o piccoli gruppi possibilmente a numero dispari.
La convivenza con altri pesci deve prevedere individui pacifici di dimensioni simili. Sono pesci dal comportamento sociale complesso, caratterizzato da una chiara gerarchia interna. In natura vivono in piccoli gruppi e tendono a formare coppie stabili all’interno del branco. In acquario, per favorire un equilibrio comportamentale e ridurre episodi di aggressività, è consigliabile allevarli in gruppi di almeno cinque esemplari giovani fino a gruppi un po’ più numerosi.

Questa disposizione aumenta le probabilità di formazione spontanea delle coppie e distribuisce in modo più omogeneo le interazioni sociali, evitando che un solo individuo possa essere bersagliato dai dominanti. Quando si notano esemplari isolati o relegati negli angoli della vasca, spesso si tratta di soggetti sottomessi o stressati: in questi casi è consigliabile rimuoverli o collocarli in un acquario separato, per consentire loro di recuperare in tranquillità e prevenire episodi di debilitazione.
In ogni caso sottolineiamo come l’aggressività degli scalari non sia costante: aumenta solo in formazione della coppia e durante la riproduzione.



Molti acquariofili tentano di far convivere scalari con piccoli pesci come neon, guppy o altri tetra. Sebbene superficialmente attraente come idea, ciò comporta rischi concreti: gli scalari crescono rapidamente, hanno pinne lunghe e delicate che possono essere danneggiate da compagni più energici, possono competere per il cibo con specie che mangiano prima (pescando in superficie) e disturbare i pesci più piccoli durante gli spostamenti. Alcuni neon sono troppo piccoli, diventano “bersagli” delle pinne o subiscono stress per via dello spostamento continuo dell’acqua che gli scalari possono causare.
Un’altra domanda comune è: “Scalari e Discus possono coesistere?” Sì, in teoria, perché richiedono condizioni d’acqua simili (temperatura, pH, morbidezza), ma nella pratica le difficoltà non mancano: gli scalari possono diventare territoriali, specie durante la loro riproduzione, e ciò può generare conflitti, inseguimenti o finiture di pinne tra le specie. Inoltre il discus è più delicato: sbalzi di acqua, variazioni improvvise o competizione alimentare possono causare stress nei discus, che si manifesta con calo di colore, appetito o addirittura malattie.
Quindi volendo fare una lista di specie compatibili io suggerisco questi gruppi:









- Ciclidi Nani: Apistogramma sp. (ramirezi e simili), Andinoacara pulcher ( in vasche grandi e con molti nascondigli), Geophagus sp.(in vasche grandi almeno 500-600l)
- Caracidi: ripeto i neon sono a rischio predazione prima o poi quindi dovremmo andare su caracidi più grandi tetra sp, ecc. ma qua rischiamo le pinne dei nostri amati amici.
- Loricaridi: Piu’ o meno tutte le specie.
- No ai Barbus perchè troppo vivaci per le pinne sempre.
Consiglio sempre un acquario dedicato a loro e con molte piante. E ricordate gli scalari NON sono compatibili con pesci rossi, koi, o specie d’acqua fredda. Una domanda che purtroppo ricorre spesso sulle labbra dei neofiti.
Riproduzione e tecniche d’allevamento del Pterophyllum scalare
La riproduzione dello scalare è una delle più affascinanti tra i caracidi ed i ciclidi amazzonici, e una delle più accessibili all’acquariofilo esperto. Tuttavia, richiede attenzione alla formazione della coppia, stabilità ambientale, acqua pulita e tenera.
Formazione della coppia
Gli scalari sono pesci monogami temporanei: formano coppie stabili che restano unite fino al termine della cura della prole.
La coppia si forma spontaneamente all’interno di un gruppo di 6–8 individui cresciuti insieme. Una volta individuato il partner, i due diventano territoriali e scelgono una zona della vasca che difendono attivamente.
È sconsigliato acquistare una “coppia garantita” se non formata spontaneamente, poiché la compatibilità non è sempre certa e può sfociare in aggressioni.
Preparazione alla deposizione
Per stimolare la riproduzione, è importante ricreare le condizioni del periodo delle piogge amazzoniche:
pH: 6.0–6.5
GH: 2–6 °dGH
Temperatura: 28–30 °C
Cambi d’acqua frequenti (20–30% a giorni alterni)
Alimentazione proteica con chironomus, artemia e dafnie

I genitori scelgono una superficie liscia e verticale (foglie larghe di Echinodorus, lastre di ardesia o vetro dell’acquario) su cui la femmina depone le uova in file ordinate, mentre il maschio le feconda immediatamente.
Deposizione e cura delle uova
Ogni deposizione può comprendere 200–400 uova, a seconda dell’età e della salute della femmina.
I genitori ventilano costantemente le uova con movimenti delle pinne pettorali per garantire ossigenazione e rimuovere eventuali uova non fecondate o fungine.
In questa fase è essenziale non disturbare la coppia: anche lievi stress possono portare alla predazione delle uova da parte degli stessi genitori, comportamento tipico nelle prime esperienze riproduttive.

Schiusa
Le uova schiudono dopo 48–60 ore (a seconda della temperatura). Le larve restano attaccate al substrato tramite un filamento adesivo e vengono successivamente spostate dai genitori su superfici pulite o scavate nella sabbia, fino al riassorbimento del sacco vitellino.
Dopo circa 5–6 giorni, gli avannotti iniziano a nuotare liberamente: a questo punto vanno alimentati con infusori e naupli di Artemia più volte al giorno. I genitori li sorvegliano, radunandoli in gruppo e riportando quelli che si allontanano, un comportamento di cura parentale complessa raro nei pesci tropicali.
Molti allevatori professionali preferiscono rimuovere le uova e incubarle separatamente in una vasca di schiusa con: Temperatura costante a 28 °C, pH 6.0 e una leggera aerazione e aggiunta di blu di metilene per prevenire funghi.
Questa tecnica aumenta il tasso di sopravvivenza e riduce il rischio di predazione. Gli scalari raggiungono la maturità sessuale tra i 9 e i 12 mesi di età. Le coppie consolidate possono riprodursi ogni 10–15 giorni, specialmente se le uova precedenti sono state rimosse o perse.
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Lo Pterophyllum scalare è uno dei simboli dell’acquariofilia d’acqua dolce: elegante, regale, ma al tempo stesso esigente e sensibile. La sua bellezza non deve trarre in inganno i neofiti: allevare uno scalare in modo corretto significa garantirgli spazio, stabilità dei parametri, alimentazione variata e compagni di vasca compatibili. È un pesce che esprime al massimo la sua grazia in un acquario dedicato, dove possa muoversi liberamente e instaurare i propri legami di coppia o di gruppo.

Conoscere le sue esigenze ambientali, le sue abitudini e i suoi comportamenti territoriali permette non solo di mantenerlo in salute, ma anche di osservare uno dei comportamenti riproduttivi più affascinanti del mondo dei ciclidi. L’acquario di scalari, se ben gestito, diventa un vero quadro vivente: un ecosistema armonioso, che coniuga etica e rispetto per l’animale con la passione estetica di chi ama questo straordinario pesce tropicale
Bibliografia e fonti consultate
- Acquariofilia Consapevole – Scheda su Pterophyllum scalare, habitat, allevamento, compatibilità e varianti
- The Aquarium Expert – “Can You Keep Discus with Angelfish?” Analisi delle compatibilità tra Pterophyllum e Symphysodon
- Discus Keeper – “Do Angelfish Go with Discus?” Approfondimento sulla coabitazione tra specie e comportamento territoriale
- FishBase – Dati tassonomici ufficiali e distribuzione geografica della specie Pterophyllum scalare
- PlanetCatfish / Practical Fishkeeping Magazine – Articoli su allevamento, morfologia e varianti selezionate dello scalare
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