Quando si parla di raffreddamento in acquario, il primo nome che viene in mente è Teco. E non a caso. L’azienda italiana, leader nel settore, è tornata protagonista ad AcquariaItalia 2025 con i suoi refrigeratori iconici: silenziosi, efficienti, compatti e sempre più attenti all’ambiente.
La fiera AcquariaItalia ha visto tra i protagonisti più attesi TECO, storica azienda italiana leader nella refrigerazione, che ancora una volta ha dimostrato come si possa coniugare innovazione tecnologica e rispetto per l’ambiente.
Nello stile sobrio ma solido che la contraddistingue, TECO non ha stupito con effetti speciali, ma con tecnologia concreta.
Il focus principale? Efficienza energetica, riduzione dell’impatto ambientale e affidabilità a lungo termine, con una linea di prodotti sempre più orientata all’utilizzo di gas refrigeranti eco-friendly, come l’ormai consolidato R290, e un’attenzione crescente al design compatto e alla silenziosità operativa.
Prima di partire con i prodotti vi lascio all’intervista fatta a Rosaria
Teco TK 150 500 1000 e 2000 un refrigeratore per tutte le dimensioni
Partiamo dal piccolino di casa che è il TK 150, pensato per i nano-acquari e i sistemi a bassa capacità. Con consumi ridottissimi, livelli di rumorosità quasi impercettibili e l’utilizzo del gas R290, il TK 150 segna un punto importante nel percorso dell’azienda verso una refrigerazione sostenibile anche in piccolo formato.
Chi ha seguito TECO negli anni sa quanto l’azienda abbia investito nella ricerca sui consumi energetici. Già nel 2019 i nuovi modelli consumavano la metà rispetto alle versioni precedenti, e oggi quella filosofia è diventata un pilastro irrinunciabile.
Per farvi capire l’efficienza, Danilo con un TK 150 ci ha gestito la temperatura di un acquario da 400 litri, ed era la versione precedente, sicuramente meno efficiente, potete leggere tutti i dettagli nella sua entusiastica recensione “Refrigeratore Teco Tank TK 150: piccolo ma incredibile – Recensione“.
Chiaramente Teco, producendo refrigeratori industriali e per grandi impianti idrici non ha problemi a raffreddare volumi d’acqua ben più grandi. Perciò, partendo dal TK 150 ci dobbiamo spostare ai fratelli maggiori come il TK 500, il TK 1000 ed il TK 2000
Rispetto al TK 150 come potrete vedere il design è completamente diverso. Questo è studiato per sopportare carichi di lavoro più pesanti. La messa radiante è raffreddata da una grossa ma silenziosa ventola che sta sotto il coperchio e che si occupa di estrarre l’aria calda mantenendo così inalterata l’efficienza. Risulta molto silenziosa, in quanto avendo un diametro importante riesce a movimentare un grande volume d’aria girando lentamente.
Se volete leggere la recensione completa del Teco TK 1000 ed i nostri consigli leggete QUI. Mentre se volete vedere la differenza operativa dei vari modelli non potete perdervi il video di comparazione ufficiale, che sebbene prenda in considerazioni i precedenti modelli pensiamo sia indicativo delle potenzialità dei prodotti.
Focus tecnico: “La sonda dove serve davvero”
Un dettaglio che fa la differenza: la sonda di temperatura nei refrigeratori Teco è posizionata sull’ingresso dell’acqua, e non sulla mandata come in molti prodotti concorrenti. Questo significa letture realistiche e un funzionamento del compressore più efficiente e duraturo.
Conclusioni
Teco non ha portato sorprese, ma ha fatto qualcosa di ancora più importante: ha confermato la sua visione. Una visione che punta sulla durabilità, sul basso impatto ambientale e sull’evoluzione costante anche nei piccoli dettagli.
Il futuro della refrigerazione in acquario passa da qui: gas ecologici, materiali durevoli, design compatti e un’attenzione costante all’esperienza d’uso. Teco ha già fatto tanta strada, ma non ha certo intenzione di fermarsi.
Personalmente penso che Teco abbia raggiunto la perfezione sui suoi refrigeratori, quindi vedere enormi sconvolgimenti sia impossibile. L’unica cosa che si può fare e che stanno facendo è continuare a migliorare ogni piccolo dettaglio.
Riferimenti
Per saperne di più, visitate il SITO ufficiale di Teco e seguite il loro PROFILO Instagram.
Vi invitiamo anche a leggere il nostro EDITORIALE su AcquariaItalia e a guardare il nostro videodocumentario completo.
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