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Proteus è la stazione subacquea di ricerca scientifica più avanzata al mondo

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Proteus è la stazione subacquea di ricerca scientifica più avanzata al mondo
Credit: Courtesy Proteus/Yves Béhar/Fuseproject

Proteus sarà la “versione subacquea” della Stazione Spaziale Internazionale e verrà costruita a largo dell’isola caraibica di Curaçao.

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Recentemente ill designer svizzero Yves Behar ha svelato il suo progetto Proteus; una stazione di ricerca subacquea commissionata dall’organizzazione no-profit Fabien Cousteau Ocean Learning Center (FCOLC). La  FCOLC è stata fondato nel 2016 da Fabien Cousteau (acquanauta, esploratore oceanografico, conservazionista e documentarista) per sostenere la conservazione degli oceani, attraverso attività di ricerca e conservazione attiva. 

Sul loro sito scrivono “possiamo piantare i semi della crescita verso una relazione più sana tra noi e il nostro sistema di supporto vitale che proviene dai nostri oceani”.

Proteus

La Proteus sarà una struttura di ricerca subacquea tecnologicamente avanzata volta a far progredire la nostra comprensione dei processi oceanici e come influiscono sulle nostre vite e sul nostro clima.

La stazione offrirà a scienziati e accademici un laboratorio di ricerca all’avanguardia e una piattaforma essenziale per dare vita a scoperte scientifiche dirompenti in settori come la medicina, la genetica, l’energia sostenibile e la coltivazione del cibo. La visione della FCOLC è che Proteus™ sarà un catalizzatore per migliorare la salute dell’umanità e degli oceani su cui fa affidamento tutta la vita.

Yves Behar (a sinistra) e Fabien Cousteau (a destra) guidano il progetto Proteus. Credito: Fuseproject / Clare Vonderhaar
Yves Behar (a sinistra) e Fabien Cousteau (a destra) guidano il progetto Proteus. Credito: Fuseproject / Clare Vonderhaar

La Proteus avrà una propria serra per consentire agli scienziati di coltivare il proprio cibo a 18 metri sotto il mare vicino a Curaçao, un’isola dei Caraibi. Fino a 12 ricercatori e acquanauti (scienziati che rimangono sott’acqua respirando aria pressurizzata per oltre 24 ore) alla volta potranno vivere dentro la stazione.

Il design

Behar ha utilizzato l’esperienza di Cousteau per definire il design di Proteus, che ha due livelli collegati da una rampa inclinata progettata per stimolare l’attività fisica. I due piani circolari sono sfalsati per consentire a quanta più luce naturale possibile di attraversare i vari lucernari e oblò. Gli spazi principali di forma circolare sono stati progettati per incoraggiare il lavoro di squadra e l’interazione sociale tra i ricercatori.

Fabien Cousteau's Proteus Credit: Courtesy Proteus/Yves Béhar/Fuseproject
Fabien Cousteau’s Proteus Credit: Courtesy Proteus/Yves Béhar/Fuseproject

Le capsule perimetrali sono i laboratori, bagni e zona notte. La serra sottomarina consentirà agli occupanti di coltivare il proprio cibo, consentendo loro di rimanere sott’acqua più a lungo e di affrontare più comodamente i confini di un ambiente pressurizzato dove non sono consentite fiamme libere per cucinare.

Completamente alimentata da energia rinnovabile

Proteus sarà alimentata da energia rinnovabile. L’habitat utilizzerà energia eolica, solare e Ocean Thermal Energy Conversion (OTEC), ovvero un processo che produce elettricità utilizzando la differenza di temperatura tra l’acqua calda in superficie e l’acqua fredda dell’oceano profondo.

Coefficienza del tempo

Per gli scienziati oceanici le immersioni subacquee hanno serie limitazioni come strumento di ricerca, principalmente perché la quantità di tempo trascorso in sicurezza in acque profonde è limitato a meno di 2-3 ore al giorno.  Tuttavia, le immersioni in saturazione (immersioni a grandi profondità per lunghi periodi di tempo), se supportate da una stazione sottomarina offrono agli scienziati oceanici un accesso illimitato a profondità maggiori e possono sostenere la ricerca continua giorno e notte. 

Fabien Cousteau's Proteus Credit: Courtesy Proteus/Yves Béhar/Fuseproject
Fabien Cousteau’s Proteus Credit: Courtesy Proteus/Yves Béhar/Fuseproject

Conclusioni

Ci vorranno 36 mesi per costruire e posizionare Proteus sul fondo dell’oceano. Oltre agli scienziati, il progettista spera che la struttura sarà in grado di accogliere anche visitatori civili. Il progetto continua una tradizione avviata dal nonno di Fabien JacquesYves Cousteau, che nel 1962 costruì i primi habitat di ricerca sottomarina. Cousteau ha battuto il record, precedentemente stabilito da suo nonno, con una permanenza di 31 giorni in un laboratorio sottomarino al largo della costa della Florida chiamato Aquarius.

La costruzione ed il suo funzionamento per i primi tre anni costeranno circa 135 milioni di dollari, che Fabien sta già raccogliendo. I suoi partner strategici includono la Northeastern University, la Rutgers University e la Caribbean Research and Management of Biodiversity, un’organizzazione senza scopo di lucro con sede a Curaçao.

L'habitat di ricerca sottomarina Aquarius nell'Oceano Atlantico. Credito: Mark Conlin / VW PICS / UIG / Getty Images
L’habitat di ricerca sottomarina Aquarius nell’Oceano Atlantico. Credito: Mark Conlin / VW PICS / UIG / Getty Images

Per approfondire vi lasciamo al sito del Fabien Cousteau Ocean Learning Center.

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