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Sharm, Marsa Alam ed Hurghada – pericolo per la barriera corallina

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Barriera corallina a Marsa Alam in Mar Rosso (Egitto)

Tornano i turisti in Mar Rosso, ma sono talmente tanti che la barriera corallina è a rischio. Come proteggerla?

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Sembra incredibile, dopo anni di crisi per l’Egitto, ora che si sta riprendendo si apre un altro grande problema. Negli ultimi tempi sono tanti i turisti che si sono riversati sulle bellissime rive di Sharm El Sheikh, Marsa Alam ed Hurghada, ma invece di essere solo tanti sono davvero troppi. E chi ne risente è la Barriera Corallina. In molte zone infatti i coralli stanno letteralmente morendo lasciando spazio alla nuda roccia.

E dire che in questi anni che a seguito dell’incidente in partenza dell’areo da Sharm, e vista l’instabilità politica del paese, i turisti erano stati molto pochi, i coralli erano cresciuti ed erano tornati in zone in cui non si vedevano da anni.

Ma il nuovo boom che ha ripreso a battere le coste egiziane e che sta portando annualmente qualcosa come 11 milioni di turisti, sta nuovamente mettendo in crisi l’ecosistema marino.

Entacmaea quadricolor e Amphiprion bicinctus a Marsa Alam sulla barriera corallina del Mar Rosso (Egitto)
Entacmaea quadricolor e Amphiprion bicinctus a Marsa Alam sulla barriera corallina del Mar Rosso (Egitto)

Purtroppo i turisti ed i subacquei, a volte inconsapevoli (poco spesso in realtà), distruggono giornalmente tonnellate di corallo. Chi fa immersione, come me, sa benissimo che esistono sub che non si fanno scrupoli di dare continue pinnate contro i coralli, non capendo il danno che stanno apportando al sistema.

Pesci farfalla in Mar Rosso, Marsa Alam, Egitto
Pesci farfalla in Mar Rosso, Marsa Alam, Egitto

Pensate che Heba Shawky, direttore generale della Hurghada Environmental Protection and Conservation Association, punta il dito sulle oltre 1700 imbarcazioni turistiche che ogni giorno si muovono nelle acque territoriali egiziane. E’ necessario posare continuamente nuove boe per far ormeggiare i natanti, ed evitare che questi calino le ancore distruggendo la barriera.

Ancora Amphiprion bicinctus ed Anemone a a Marsa Alam sulla barriera corallina del Mar Rosso (Egitto)
Ancora Amphiprion bicinctus ed Anemone a a Marsa Alam sulla barriera corallina del Mar Rosso (Egitto)

Aggiunge Ahmed Abdallah, governatore della provincia egiziana del Mar Rosso, che si può pensare a limitare il numero di utenti al giorno nei siti di immersione. Anche perché in Egitto, ed in Mar Rosso specialmente si sta facendo qualsiasi sforzo per proteggere la barriera corallina e fermare l’inquinamento.

La prima cosa fatta è stata quella di vietare l’utilizzo della plastica monouso, e di limitare alcuni inquinanti. Ma è troppo poco aggiungiamo noi.

Bisogna aumentare i parchi naturali, e probabilmente gestire meglio la pressione dei turisti. Unico vero rimedio se si vuole salvaguardare la Barriera Corallina, per altro unica fonte di reddito per tutte le coste del Mar Rosso.

Cosa ne pensate? Ci siete stati?

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1 COMMENT

  1. Eh si ho avuto la fortuna di vedere dal vivo quei fondali meravigliosi ormai più di otto anni fa e devo ammettere che mi rattrista sentire queste notizie.
    Io penso che oltre a tutto ciò si aggiunge anche l’inquinamento che crea il turista durante il suo soggiorno, per quanto vengano riciclati i rifiuti e depurare le acque nere prodotte, qualche forma inquinante deletetea per la barriera, raggiunge le acque.. Dopotutto sappiamo quanto siano sensibili i coralli.
    Sono molto d’accordo sui parchi naturali… A mio avviso dovrebbero esserci dei tratti liberi da resort sulla costa per lasciare tranquilla il più possibile la barriera, ma capisco l’interesse economico che ci sta dietro, anche se poi in fine è controproducente sfruttare così il mare.

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