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Multitest fosfati Seachem – recensione

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2016_04 test seachem fosfati 01

Il test dei fosfati è un test fondamentale in acquariofilia marina ed oggi siamo qui a parlarvi del Multitest fosfati Seachem.

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Dopo aver parlato nelle scorse settimane dei test ReefStatus Calcium e ReefStatus Magnesium con ottimi riscontri, oggi ci concentriamo sui fosfati.

Multitest Fosfati Seachem

Come potete vedere dalla foto il test ci arriva in una piccola scatola di cartone, che contiene il bugiardino con le spiegazioni del test, il cartoncino di riferimento, una basetta con sei semisfere cave in cui far reagire i reagenti, le due boccette contenente i reagenti liquidi, una pipetta, un bastoncino in plastica, ed una soluzione di riferimento per valutare l’attendibilità del test.

La scala del test misura da un valore minimo di 0,05 mg/l fino ad un valore massimo di 3 mg/l. Una scala di valori che ben si adatta sia all’acquariofilia marina che all’acquariofilia di acqua dolce. Ricordiamo infatti che in un acquario di coralli sarebbe preferibile avere i valori dei fosfati estremamente bassi, prossimi allo zero o non rilevabili, in ogni caso inferiori a 0,1 per ottenere una buona crescita. E sotto a 0,3 per evitare problemi con la calcificazione, che al di sopra di quella soglia comincia ad essere ostacolata per la maggior parte dei coralli. Il Multitest fosfati Seachem quindi riesce, sulla carta a rilevare entrambi i limiti, anche se, a confronto con altri test, è meno preciso nel rilevare le differenze di concentrazione fra 0,00 e 0,05.

2016_04 test seachem fosfati - contenuto della confezione

Il test è molto semplice.  A parte l’uso della pipetta in luogo della siringa e della strana piastrina. Se non altro un metodo di misurazione diverso dal solito.

Si riempie la pipetta in dotazione fino all’allargamento della stessa con l’acqua dell’acquario, e si versa il contenuto in una delle 6 cavità della piastrina.

2016_04 test seachem fosfati - piastrina di misurazione

Si inserisce una goccia del reagente 1 e due gocce del reagente 2. Si procede a mischiare il contenuto con il piccolo bastoncino.

Dopo un tempo variabile che va da un minimo di 5 ad un massimo di 30 secondi, in base alla concentrazione di fosfati presenti nell’acqua da analizzare, poco tempo nel caso di una bassa concentrazione e molto più tempo nel caso di una concentrazione più alta, si andrà a comparare il risultato pervenuto con la scala di valutazione fornita.

Appena effettuato il test Seachem consiglia di lavare accuratamente la piastrina, nel caso in cui rimanesse macchiata dal colore dei reagenti si potrà procedere a pulirla con un po’ di candeggina avendo cura poi di risciacquarla abbondantemente e con estrema cura.

2016_04 test seachem fosfati 02

Il multitest fosfati Seachem si è rivelato estremamente semplice, anche se l’utilizzo della pipetta al posto della siringa non me lo riesco a spiegare. Viste le precisioni necessarie è vero che non vi è nessuna differenza nell’usare l’uno o l’altro metodo, ma forse per abitudine tenderei a preferire l’uso della siringa.

L’utilizzo della piastrina poi, sebbene aggiunga della diversità all’interno di una pletora di test dei fosfati sempre uguali, rende la comparazione dei colori non semplicissima, anche perché il cartoncino di riferimento è abbastanza scomodo da utilizzare, avremmo preferito infatti un cartoncino di dimensioni maggiori, con una scala di riferimento più facilmente comparabile. In questo caso infatti la parte colorata del cartoncino ci è sembrata abbastanza minuta.

Come abbiamo visto nella recensione dei due test ReefStatus, anche nel multitest non abbiamo trovato una data chiara di scadenza, anche se l’inclusione di una soluzione a concentrazione nota (di fosfati e nitrati) può aiutarci nel capire l’attendibilità del test stesso.

Vi ricordo che i test, sebbene abbiano un numero elevato di misurazioni, andrebbero utilizzati normalmente non oltre i 6 mesi dal loro primo utilizzo, per evitare che la cattiva conservazione possa sfalsare i test effettuati, al di sopra di questo tempo è consigliabile verificare l’attinenza delle misurazioni con la soluzione calibrata. Vi consigliamo comunque di usare sempre il vostro occhio per valutare l’acquario, non affidatevi solo ai test, e se i test dovessero rilevare un valore palesemente errato, prima di effettuare ogni contromisura sarebbe auspicabile rifarlo anche con altre marche ritenute affidabili.

Ad esempio se non doveste avere crescita nel vostro acquario, e magari colori abbastanza buoni, la probabilità che i fosfati in acquario siano un po’ troppo alti è davvero molto elevata.

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4 COMMENTS

  1. Perché la piastrina ha 6 posti? Per fare in modo che se si colora una zona si possa usare un’altra? O pensi che sia per chi vuole contemporaneamente valutare diversi acquari?

    È di sicuro un test che prenderò in considerazione!

  2. Sinceramente io trovo che il campione di riferimento che accerta un ml g di fosfato non sia affatto comparabile con la scala colorimetrica , infatti anche arrivando a fine corsa non si trova lo stesso azzurrino della provetta..quindi in che modo va interpretato il test?

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